Informazioni pratiche. |
::Dicembre 2003:: |
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Come arrivare.
Tarutao
National Park è un arcipelago di isole che
giacciono nel Mar delle Andamane, a pochi chilometri dal
confine malese sul versante occidentale della Thailandia.
Per raggiungere questo parco marino dall’Italia
bisogna, come prima tappa, arrivare in Thailandia. Il
volo della compagnia Malaysia Airlines parte da Roma
Fiumicino, con scalo a Kuala
Lumpur e coincidenza per Phuket. Costa circa 800 euro
in alta stagione A/R. Da Phuket si può prendere
un volo per Hat Yai (29 euro) e da lì un minibus
per Pakbara, piccolo villaggio sulla costa da dove ci
si imbarca. Ci sono due mezzi per arrivare a Tarutao,
il ferry più lento e meno costoso e la Speed Boat
che costa 15 euro A/R e impiega un’ora e mezzo per
raggiungere una delle più belle isole dell’arcipelago:
Ko Lipe.
Dove dormire. Sull’isola ci sono
vari resort composti da bungalows sulla spiaggia. Il prezzo
medio è di circa 13 euro; sono chalets di legno
per due persone con bagno privato e veranda. E’
consigliabile prenotare durante l’alta stagione
(stagione secca) che va da novembre marzo. In ogni caso,
un consiglio: non fermatevi al primo che incontrate, il
Lipe Resort. C’è di meglio! Basta lasciare
il bagaglio sulla spiaggia (custodito, possibilmente)
e dare un’occhiata in giro. La gente va e viene
continuamente, quindi c’è sempre speranza
e possibilità di cambiare bungalow se non si è
soddisfatti. I Pattaya Song, gestito da un bolognese,
vanta senz’altro gli chalet più belli, arroccati
sulla roccia con splendida vista sulla baia.
Dove mangiare. Tutte i resort hanno il
loro ristorante. La sera sistemano i tavoli sulla spiaggia,
Pattaya Beach: si cena al lume di candela, dopo aver scelto
il pesce, fresco di giornata, che viene esibito sulle
bancarelle in bella vista. Il Pattaya Restaurant,
che fa parte dell’omonimo resort, è ottimo
e spesso organizza cene a buffet per la modica cifra di
5 euro a testa. Stessa qualità e prezzo per il
Daya.
Attività. Dedicarsi ad una non-attività
come stendersi sulla sabbia immacolata di Pattaya Beach
e fare il bagno al tramonto nello splendido e caldo Mar
delle Andamane, giustifica il lungo viaggio fin qui e
gliene rende merito. Ma se si vuol fare anche altro, di
cose interessanti ce ne sono tante. Come il giro delle
altre isole alla scoperta di animali endemici, rari come
i tucani. A Ko Lipe stessa le scimmie macaco si avventurano
sugli alberi che circondano i bungalow, in cerca di qualcosa
da mangiare. Una visita al piccolo villaggio è
un altro giro consigliato; soprattutto offre possibilità
di entrare in contatto con gli abitanti del posto, che
vivono nelle loro capanne nella foresta, nel cuore dell’isola.
Si cambia prospettiva e si esce da una logica solo turistica.
E per finire la giornata gloriosamente, un gioiello di
Ko Lipe: i professionisti del Centro di massaggi Thay
offrono
massaggi fantastici della durata di un’ora e mezzo
al prezzo di 7 euro. E ne meriterebbero il doppio!
Snorkelling e diving. Tra le varie escursioni
in barca, ce ne sono di bellissime nei dintorni per dedicarsi
all’apnea. Uno dei più gettonati snorkelling
trip è quello che va a Jabang, The Pinnacle. E’
sufficiente indossare pinne e maschera per affacciarsi
su questo roccia che s’innalza dagli abissi fino
a sfiorare la superficie.Tra i tantissimi pesci colorati,
the Pinnacle è frequentato da gruppi numerosi di
seppie piccole e grandi, di quelle che cambiano colore.
Il pranzo si consuma a Adang, per poi fermarsi in una
spiaggetta riparata dove si prende il solo in costume
adamitico…
Il costo del tour si aggira sui 15 euro.
Per quanto riguarda le immersioni subacquee con le bombole,
il gioiello di Tarutao è 8 Mile Rock. Il costo
di 2 immersioni + equipaggiamento è di 42 euro
con la oceanprodivers.
Il punto d’immersione che si raggiunge con la barca
dello Starfish è magnifico, pieno di uccelli che
si catapultano in acqua per ghermire i piccoli pesci.
E’ un’immersione di media difficoltà,
a causa delle correnti che spesso sono presenti e dalla
scarsa visibilità. Ma la fauna marina, a circa
15 metri di profondità, è abbondante e varia:
barracuda, rainbow runner, tonni, jack fish e cernie.
La fortuna ha voluto che, durante la decompressione, uno
squalo leopardo adulto sia sbucato dal blu e con estrema
calma ed eleganza, si sia esibito seguito dalla sua corte
di remore.
Una degna conclusione per un paradiso ancora incontaminato
e che vale la pena di visitare il prossimo inverno.
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