Il Sudafrica non è rumore,
non è traffico, non è fretta.
Il Sudafrica segue i ritmi della natura, ascolta i suoni della
savana,
si circonda dell’atmosfera densa dei colori accesi della
Garden Route.
Sono
trascorsi 10 anni dalla proclamazione della fine dell’apartheid
e, nonostante la separazione tra bianchi e neri sia ancora
del tutto evidente al turista occasionale, il Sudafrica
è oggi una meta da includere nei planning di viaggio. Per pianificare un viaggio è importante,
per prima cosa, possedere quelle informazioni pratiche
essenziali a garantirne una buona riuscita. Una guida
turistica è uno strumento fondamentale a questo
scopo, e la
Lonely Planet australiana, è senz’altro
la migliore. Per il Sudafrica esiste la versione aggiornata
tradotta in italiano, che costa circa 28 euro.
Prima di partire è fondamentale
acquisire informazioni sul clima e sulla salute, che spesso
sono direttamente correlati. Scegliere di trascorrere
una vacanza in Sudafrica nel periodo invernale, luglio
e agosto (la nostra estate) significa, ad esempio, non
doversi preoccupare del problema della malaria, che è
endemica solo nella zona del Kruger
National Park e delle altre riserve naturali del Kwazulu-Natal,
a ridosso del confine col Mozambico. A causa della forte
escursione termica (intorno ai 26° di giorno e ai
10° di notte), in questo periodo dell’anno le
zanzare sono praticamente inesistenti, e con esse anche
eventuali altri fastidiosi insetti. L’ASL del comune
di residenza ha un ufficio che si occupa di Vaccinazioni
per viaggi internazionali al quale rivolgersi per avere
informazioni in tempo reale sulla situazione igienico
sanitaria d’ogni paese.
La scelta del periodo s’incastra
con la scelta della meta. Si intraprende un viaggio non
solo per rilassarsi ma anche per fare e vedere delle cose,
due finalità che spesso coincidono! Un ulteriore
vantaggio di andare in
Sudafrica, durante le nostre vacanze estive, è
la possibilità di assistere ad alcuni straordinari
fenomeni della natura, come il passaggio a pochi metri
dalla riva delle balene australi e delle balene megattere,
o la possibilità di immergersi per vedere il grande
squalo bianco. Una volta stabilito il periodo più
funzionale al nostro benessere e al nostro interesse,
bisogna occuparsi del trasferimento e dei costi.
Tutte le compagnie aeree hanno generalmente tariffe di
bassa/media/alta stagione e rivolgersi alla propria agenzia
di viaggio in tempo utile può aiutare anche a scovare
eventuali tariffe scontate. La compagnia di bandiera SAA
(South
Africa Airlines) è ottima, confortevole e puntuale
con un costo accessibile di circa 910 euro per un volo
A/R inclusa la tratta da una città italiana per
Milano e le tasse.
Il modo migliore per spostarsi in Sudafrica
è quello di noleggiare un’auto e conviene
senz’altro prenotarla dall’Italia via
internet. www.aroundaboutcars.com
è un sito molto affidabile con prezzi davvero competitivi
e possibilità di contrattazione: circa 25 euro
al giorno, per una macchina di media grandezza di categoria
B, noleggiata per un periodo di 31 giorni è solo
un esempio. All’arrivo all’aeroporto di Johannesburg
dopo un ottimo volo notturno di circa 10 ore (non c’è
differenza di fuso orario) e dopo il ritiro dell’auto
al National Car Hire, s’inizia un itinerario che,
avendo a disposizione un mese, potrà toccare tutti
i luoghi più suggestivi e affascinanti del Sudafrica.
La
prima tappa: il Kruger National Park. La tassa
d’ingresso al parco, international fee, è
di 120 rand al giorno pp (cambio-agosto03- 1 euro = 8,30
rand). Il safari all’interno dei sentieri consentiti
si effettua con il proprio mezzo ed è un continuo
stupore, stimolo e ricerca, non se ne ha mai abbastanza,
anche quando si assiste al pasto di un ghepardo che sbrana
una gazzella mimetizzato in mezzo agli arbusti, o l’attraversamento
della strada di 3 rinoceronti bianchi a 5 metri dalla
macchina. L’Eco Zone Map del Kruger in vendita nei
diversi gate è fondamentale per identificare i
vari insediamenti e i possibili avvistamenti a seconda
del tipo di ecosistema che si attraversa. Alle 18 si rientra
al camp, dove sono disponibili diversi tipi di sistemazioni.
I cottage e gli chalet del Sudafrica sono un’altra
meraviglia, alcuni costruiti in legno altri in mattone
vivo, hanno il tetto di paglia sostenuto da enormi travi.
Sono grandi, confortevoli, con cucina attrezzata di tutto
punto e verande. Il prezzo medio oscilla tra i 35 e i
40 euro a notte e si possono trovare anche a meno, senza
per questo abbassare il livello qualitativo. Quasi dappertutto
in Sudafrica si paga con la carta di credito, escluso
la benzina (che costa la metà che in Italia) e
poco altro e comunque è più conveniente
effettuare dei prelievi di contanti con carta di credito
o bancomat piuttosto che cambiare i contanti presso le
banche, dove le commissioni sono altissime. Non tutti
i cottage sono forniti di riscaldamento, considerando
che le notti sono piuttosto fresche in luglio e agosto,
è necessario munirsi di un maglione e giubbotto
o indumento di pile, come quelli che indossano i sudafricani.
A volte vengono forniti dei piccoli termosifoni elettrici
o come nei Bed&Breakfast, altra ottima sistemazione
sudafricana, coperte termiche.
I B&B sono quasi sempre no smoking, che può
essere un vantaggio o uno svantaggio, dipende dai punti
di vista. E’ meglio informarsi prima!
Nei
ristoranti, ottimi e a buon prezzo (per mangiare
del pesce non si spende più di 10 euro in media
a testa) il problema del freddo è ovviato da eleganti
stufe che scaldano gli ambienti, sempre decorati in puro
stile artigianale africano. I ristoranti portoghesi sono
i migliori
e si trovano un po’ ovunque, vista la vicinanza
col Mozambico.
Per arrivare nella zona delle Game Reserve e Greater
St Lucia Wetland Park, conviene attraversare lo Swaziland,
previa autorizzazione scritta del rent-a-car; si raggiunge
così lo Hluhluwe Umfolozi, l’Ithala Game
Reserve nello Zululand (ingresso 35R per l’auto+30R
a testa per la visita di un giorno) e la splendida riserva
naturale di St.Lucia, uno degli ecosistemi più
complessi e incontaminati del mondo, dichiarato dall’Unesco
patrimonio dell’umanità. Qui si possono effettuare
diverse escursioni tra cui l’Hyppotour ( 2 ore sull’estuario
del Lake St Lucia in barca, 90R, circa 10 euro) per vedere
gli ippopotami e i coccodrilli o il Whale Watching (400R)
per ammirare lo spettacolo strepitoso delle balene megattere
lunghe 15 metri, che si lanciano fuori dall’acqua
a pochi metri dalla barca. E’ consigliabile prendere
precauzioni se si soffre di mal di mare, perché
le onde dell’Oceano Indiano sono implacabili!
Il tratto di strada che costeggia l’Oceano Indiano
attraverso gli stati del Kwazulu Natal e dell’Eastern
Cape è caratterizzato da paesaggi in continua evoluzione
cromatica: esplosioni di colori floreali densi e accecanti
si alternano a panorami forestali fitti e ombreggianti.
Siamo sulla Garden Route, qui il piacere del viaggio è
il viaggio stesso.
Tra la danza delle ali di uno struzzo e un giro in canoa
in compagnia dei cormorani, si raggiunge la penisola del
Capo. E l’ultima sorpresa del Sudafrica è
una colonia stanziale di pinguini africani, che attraversano
le strade di Simon’s Town e si rifugiano nei garage
delle case, di sera, per ripararsi dal vento freddo.
Il ritorno da Città del Capo è rilassante
e confortevole, come tutto il resto.
Un
viaggio in questo paese pieno di meraviglie è nostalgia
e mancanza al rientro, ma arricchimento interiore e senso
di benessere, è piacere dei sensi ed ecologia della
mente.