"Con
los pobres de la tierra quiero yo mi suerte echar"
Con
i poveri della terra voglio condividere la mia sorte
tratto dai "Versos Sencillos"
di José Martì nella canzone cubana
Guajira guantanamera |
::Gennaio 2005::
Cuba, tra afflato rivoluzionario
e ansia di modernità.
Cuba, enfatizzata dalla retorica della propaganda patriottica
dell'ultima iniziativa del governo di Fidel Castro, la
battaglia delle idee.
Cuba, denigrata dalla retorica neoconservative
statunitense dell'embargo e dei tentativi di eliminare
il líder máximo. Cuba e il suo
esperimento rivoluzionario sopravvivono da quasi 50 anni,
a dispetto di un capitalismo neoliberista che plasma un
pianeta globalizzato e detta le leggi di nuove iniquità
sociali mondiali. Anacronismo o esempio da seguire?
A Cuba l'istruzione pubblica gratuita ha eliminato l'analfabetismo,
il sistema sanitario nazionale è il migliore dell'America
Latina e garantisce cure a tutti i cittadini senza alcun
costo, le abitazioni sono state riscattate grazie alla
riconversione degli affitti in rate da pagare su base
ventennale. Così la maggior parte della popolazione
è diventata proprietaria di casa. La disoccupazione
è praticamente inesistente e da quando i cubani
possono affittare le loro case ai turisti, è stato
permesso alla gente comune di arrotondare le entrare e
possedere valuta forte. L'accesso agli investimenti stranieri
sotto forma di joint venture è uno dei
segnali di apertura del governo e riguarda principalmente
il turismo, le comunicazioni e l'industria mineraria.
I cubani, popolo orgogli oso
e fiero, lamentano la scarsità del loro salario
statale in pesos cubanos, ma si arrangiano con
i negocios, piccoli affari con i quali guadagnano
pesos convertibles, la valuta forte parificata
al dollaro US. I cubani si lamentano perchè non
possono lasciare il paese e viaggiare. Questa misura,
dovuta alla preoccupazione statale di non fare uscire
denaro da Cuba, trova giustificazione nel fatto che tutti
i soldi vengono reinvestiti in patria per garantire diritti
sociali inalienabili.
I cubani si lamentano, ma si divertono anche moltissimo
perchè loro sono dei Tropici! La cultura afrocubana
si esprime in ritmi musicali incalzanti e struggenti,
l'arte delle città coloniali e i monumenti rivoluzionari
rappresentano una ricchezza unica e speciale.
Non c'è niente di banale in un paese e in un popolo
di così intensa storia e chissà se il manifesto
politico di Fidel Castro del 1953 "La storia
mi assolverà" abbia valore profetico...