A differenza di Tofo, Vilankulo
(chiamata anche Vilanculos dal nome
usato durante il periodo coloniale) è una meta
turistica molto più frequentata sia dai sudafricani
in fuoristrada sia dai tour operator internazionali
a causa della sua vicinanza con l’Arcipelago
di Bazaruto. La strada EN 1 che da Maxixe conduce
fin qui è devastata per un bel tratto da buche
profonde come crateri e le continue deviazioni, per
lavori in corso, su piste di terra rossa mettono alla
prova la pazienza e l’abilità del più
esperto dei conducenti. Il paesaggio di baobab e palme
da cocco rende il percorso molto affascinante.
L’attività principale a Vilankulo è
la visita alle isole Bazaruto, sia con safari
in dhow (le tipiche imbarcazioni locali) a
vela o a motore, sia con gommoni per immersioni
subacquee (per il diving vedi Agenda dei mari).
Non è facile organizzare da soli queste escursioni,
per una sorta di “decentramento” dei posti
da cui queste partono. In sintesi, a causa della struttura
urbanistica della città, delle strade di sabbia
dissestate di cui un tratto che costeggiava il mare
è stato spazzato via dall’inondazione del
2000, della difficoltà a trovare i posti e delle
distanze, è un’impresa per il viaggiatore
indipendente riuscire a fare tutto da solo. Infatti,
la maggior parte dei turisti si affida al proprio lodge
che si occupa di prendere contatti. In alternativa ci
si può rivolgere a Sail Away.
Gestito da un sudafricano trapiantato in Mozambico,
offre gite in dhow per la Ilha Magaruque
al prezzo di 45 US $ (30 Euro) a persona inclusivo di
attrezzatura per lo snorkeling, tassa per il parco (250
MTN – 8 Euro) e pranzo squisito a base di calamari
alla creola cucinati sul dhow. I safari di 2/3 giorni
sono al momento sospesi perché il Gabriel’s
Lodge sull’Ilha Benguerra,
usato come base per trascorrere la notte e il meno caro
degli hotel sulle isole, è attualmente chiuso
per non meglio identificati motivi amministrativi! A
Ilha Magaruque si prova l’ebbrezza del drift
snorkeling a causa delle forti correnti, si
passeggia su spiagge bianche di sabbia finissima lambite
da un mare turchese e il ritorno trascorre cullati dal
movimento dolce del dhow a vela che solca queste acque
calme e cristalline. L’llha do Bazaruto
ammalia con le sue dune maestose e nel canale che la
separa da Benguerra è frequente vedere un dugongo
che salta fuori dell’acqua e scompare velocemente.
L’Arcipelago di Bazaruto infatti ospita una delle
più numerose colonie di dugonghi della
costa dell’Africa orientale, e nonostante
le isole siano parco nazionale e zona protetta, i dugonghi
continuano ad essere cacciati per la loro carne e il
loro grasso. Questa pratica ha ridotto ancor più
il numero di esemplari di questi bellissimi mammiferi
marini che oggi sono considerati una specie in via di
estinzione.
Tornando a Vilankulo al tramonto, si assiste al rituale
mercato del pesce sulla spiaggia. La
gente si affolla al rientro delle barche e l’abbondanza
e la varietà del pescato è tale che ci
si chiede: ma che motivo di “sussistenza”
ci sarà a dover cacciare i dugonghi, quando questo
mare è così prodigo di pesce?
Dove dormire Il posto
migliore dove stare, per atmosfera e organizzazione
delle attività, è Smugglers.
Ha solo due camere con il bagno privato (le altre hanno
il bagno in comune), quindi è consigliato prenotare.
Il costo degli alloggi è di circa 500 MT (15
Euro) al giorno a persona. Se non si vuole badare a
spese, il bellissimo Palmeiras Lodge
ha chalet circondati da un rigoglioso giardino esotico.
Il costo sale a 385 Rand a persona (43 Euro) con colazione.
Peccato che il Dona Ana Hotel, situato
in splendida posizione sul promontorio che si affaccia
sul porto, sia chiuso per ristrutturazione da anni!
Dove mangiare Ottimo
il ristorante Varanda Barko gestito
da Toni, un intraprendente portoghese che offre anche
stanze nuove per 50 US$ a notte. Na Sombra
è considerato il ristorante migliore della città,
anche se non è eccezionale. Se si ha voglia di
una pizza, NY Pizzeria è il
posto giusto. Al piano terra ci si può collegare
ad Internet ed effettuare chiamate
internazionali. La terrazza sul mare è
molto gradevole, ma bisognerà rinunciare al piacere
di una birra fresca: i gestori, originari della Somalia,
non servono alcolici.
Warning A Vilankulo
è consigliata cautela se si gira da soli di sera
sulla spiaggia. Alcuni episodi di “addossaggio”
sono comuni al mercato, dove si viene circondati da
ragazzini che cercano di contrattare sulle sigarette
nel tentativo di far pagare un prezzo maggiorato. Quando
la macchina si insabbia gruppi di giovani, i cosiddetti
“beach boys”, sbucano improvvisamente dal
nulla per spingere, chiedendo poi insistentemente un
compenso e pretendendo, in maniera piuttosto aggressiva,
sempre di più rispetto a quello che si offre.
Tira aria di sospetto anche su potenziali rischi di
essere derubati nella propria camera durante le pulizie.
E’ evidente che l’allarmismo è eccessivo,
ma questi atteggiamenti si sviluppano nelle località
più turistiche dove si prospetta la possibilità
di ricavare qualcosa dalle tasche di chi vi arriva in
vacanza. Sta anche a noi non incoraggiarli, gestendo
in maniera giusta e oculata le mance o il denaro, elargito
troppo spesso per il solo fine di evitare il disturbo
o per assistenzialismo. Sta a noi assumere comportamenti
tali da non alterare i parametri economici di una comunità,
definiti in base al costo della vita che è diverso
dal nostro.
Sta a noi fare del turismo un turismo responsabile.