::Luglio 2004::
Il Brasile è un paese di così vaste proporzioni
da ricoprire la metà di tutto il territorio sudamericano.
Il Brasile, polmone del mondo con l’Amazzonia; il
Brasile, culla di civiltà afro-brasiliana dello
stato di Bahia; il Brasile, con le sue isole e spiagge
incantevoli della costa atlantica del Nordeste; il Brasile
merita una pianificazione di viaggio che permetta di visitarlo
con calma, per assaporarne l’atmosfera rilassata
e densa dei ritmi della sua musica e dell’amabilità
gioviale della gente.
E’ per questo motivo che è necessario selezionare
un itinerario che scelga alcuni luoghi d’elezione,
per esempio con partenza da Salvador, scendendo lungo
tutta la costa dello stato di Bahia, con tappa nella splendida
Trancoso, fino
al villaggio di Caravelas, da cui raggiungere l’incontaminato
arcipelago di Abrolhos; si vola poi a Cuiabà, nel
Mato Grosso, per visitare lo strabiliante Pantanal; da
qui si raggiunge infine lo stato di Pernambuco, nel Nordeste,
per trascorrere una settimana nell’abbagliante isola
di Fernando de Noronha e concludere con una sosta finale
nella bellissima cittadina coloniale di Olinda, alle porte
di Recife.
Questo tipo di itinerario può essere percorso e
goduto con soddisfazione nel lasso di tempo di 4/5 settimane,
e, come sempre, ci si può avvalere del prezioso
aiuto dell’inseparabile guida di viaggio Brasil
della Lonely Planet (la 2° edizione in italiano
pubblicata da EDT costa 28 €; per gli aggiornamenti
si consiglia di consultare gli Upgrade della
Lonely Planet).
Come
arrivare
Molte sono le compagnie di bandiera che raggiungono
il Brasile dall’Italia. I voli intercontinentali
non sono a buon mercato (le tariffe più basse si
trovano con Iberia,
che però raggiunge esclusivamente Rio de Janeiro
e São Paulo come scali internazionali), e diventano
proibitivi quando, a questi, si sommano i costi dei voli
interni. Il Brasile è un paese di così vaste
proporzioni che per viaggiare da un posto all’altro
è quasi inevitabile avvalersi dell’aereo,
a meno che si trascorra la maggior parte del tempo sugli
autobus, attività molto divertente e quasi sempre
confortevole ma praticabile solo se si hanno a disposizione
alcuni mesi o comunque un tempo illimitato. E’ per
questo che esiste la formula del Brasil Pass,
un pacchetto di 4/5 voli interni, a seconda delle compagnie
aeree domestiche (TAM, TRIP, VASP) che oscilla tra i 350€
e i 450€ tasse
incluse. Il Brasil Pass consente di volare da una località
all’altra a condizione che tutti i voli siano effettuati
entro 21 giorni dal primo e che non si faccia scalo più
di una volta nella stessa città. Si può
cambiare data e/o destinazione pagando una penale di 30D$
ed è consigliato, ma non obbligatorio, riconfermare
i voli di volta in volta. Normalmente essi sono affidabili
e puntuali, fanno molti scali intermedi (ma, anche se
ciò avviene sempre, ogni tratta è comunque
considerata un solo tagliando del Brasil Pass
se non ci si ferma nella località di transito per
la notte) e sono comunque convenienti acquistati con questa
formula, se si considera che volare all’interno
del Brasile è costosissimo.
Ad esempio il prezzo di sola andata Recife/Fernando de
Noronha costa 280D£ (circa 240€) e il volo
per l’isola non è incluso in nessun Brasil
Pass eccetto per la compagnia di bandiera
brasiliana Varig. Quindi, se si ha intenzione di visitare
Fernando de Noronha conviene volare con la Varig.
In bassa stagione (entro il 25/6), il volo internazionale
costa circa 950 € tasse incluse, con partenza da
Milano
Malpensa e scalo a Salvador de Bahia e/o Recife; a
questo va aggiunto il Brasil Pass (da prenotare e acquistare
in Italia) che costa 350€ tasse incluse per 4 voli
interni.
Questa sarà la spesa maggiore da affrontare per
un viaggio in Brasile.
Costi
Il Brasile non è un paese costoso, soprattutto
in considerazione del fatto che il cambio per i viaggiatori
europei è molto favorevole. Alla data attuale (31/7/04)
il cambio € - Real (moneta nazionale brasiliana)
è di 1 a 3,55 circa, l’US$ - Real è
di 1 a 3 circa.
Se fino a qualche anno fa era consigliato recarsi in Brasile
con un bel gruzzolo di dollari in contanti (il cruzeiro,
la moneta brasiliana in vigore prima del riallineamento
del real al dollaro, era in continua drammatica
svalutazione), ora, che la moneta nazionale è stabile,
nessuno chiede spasmodicamente i pagamenti in dollari,
ma in generale sono preferiti i reais in contanti.
Le banche applicano commissioni anche considerevoli per
ogni transazione di cambio, sia per i dollari che per
gli euro, quindi, a conti fatti, il modo migliore di rifornirsi
di reais è quello del prelievo di contanti
con i bancomat del circuito Cirrus/Maestro. In tutte le
città, infatti, sono diffuse le “caixas”
automatiche della Bradesco, Banco 24h, Banco do Brasil.
Alcune di queste non applicano commissioni sulle transazioni
e lo stesso discorso vale per i pagamenti con i bancomat
e carte di credito, teoricamente possibili ovunque, ma
spesso scoraggiati.
Per quanto riguarda la mancia, non è abitudine
lasciarla in Brasile; i ristoranti già aggiungono
un10% in più nel conto , piccola somma che serve
ad arrotondare il magro stipendio di camerieri e addetti
alle cucine. Se si è particolarmente soddisfatti
del servizio, pochi spiccioli in più sono ben accetti,
anche se provocheranno ovunque una strana reazione di
imbarazzo, probabilmente dovuta al carattere timido e
riservato dei brasiliani.
Per informazioni più dettagliate sui costi degli
alloggi, pasti e trasporti, rimandiamo ai paragrafi dedicati
a ciascuno stato.
Quando
andare
Il periodo migliore per andare in Brasile è
…fuori stagione! Un viaggio fuori stagione significa
prezzi più bassi dappertutto, con possibilità
di contrattare persino per le tariffe delle camere delle
pousadas e degli hotel; significa pochissimi
turisti (la maggior parte dei quali non è votata
alla stupidità dei clichè sul Brasile) e
quindi possibilità d’alloggi senza l’incubo
del “tutto completo”, maggior contatto con
le realtà quotidiane, con la gente del posto, spettacoli
e feste di strada autentici, non preconfezionati per un
turismo di maniera.
Detto questo, il fattore da tenere in considerazione è
naturalmente il clima.
Nel Nordeste il clima, prevalentemente tropicale, è
in linea di massima il migliore del paese durante tutto
l’anno. Alla fine di giugno e nel mese di luglio,
mentre il Sul è interessato da un inverno freddo
e piovoso, incluse Rio de Janeiro e São Paulo,
a Bahia le giornate sono soleggiate e calde e le notti
piuttosto fresche, con imprevedibili, improvvisi acquazzoni,
soprattutto a giugno, ma di così breve durata da
non compromettere in alcun modo la godibilità della
permanenza.
Nel Mato Grosso il discorso è molto simile (i nostri
mesi estivi sono i migliori per visitare il Pantanal,
perché è il periodo dell’anno in cui
piove meno).
Più difficile la previsione per Fernando de Noronha,
dove, a luglio, può capitare di avere un giorno
di cielo grigio e nuvoloso, forte vento e pioggia incessante,
spazzato via e dimenticato immediatamente la mattina dopo
grazie ad un sole caldo e ad un mare calmo e cristallino.
Salute
Al di là della sempre consigliata vaccinazione
antitifica, da effettuare 15 giorni prima della partenza
(3 compresse da assumere a giorni alterni, la copertura
dura 2 anni), per le regioni del Nordeste non c’è
alcuna particolare precauzione igienico-sanitaria da adottare,
eccetto le solite attenzioni: bere preferibilmente acqua
minerale in bottiglia (anche se lavarsi i denti con quella
del rubinetto è sicuro) ed evitare i cibi crudi
che potrebbero non essere lavati bene.
Discorso a parte merita il Pantanal. Nessuno ve lo chiederà
mai, ma avere un certificato di vaccinazione contro la
febbre gialla vi garantirà una copertura di 10
anni con una sola iniezione (ufficio ASL Vaccinazioni
per viaggi internazionali) e la tranquillità di
essere al sicuro contro questa malattia trasmessa dalle
zanzare. I pantaneiri giurano che la febbre gialla non
c’è nel Pantanal, così come la malaria,
ormai debellata, e probabilmente è vero. Comunque,
persino nella stagione secca, le zanzare, anche se poche,
ci sono soprattutto di giorno, ed è importante
la protezione meccanica con indumenti a maniche lunghe,
pantaloni lunghi e repellenti, perché le punture
di questi insetti possono provocare altre malattie, come
la febbre Dengue, molto rara ma presente. Che poi qualcuno
se la prenda in pochi giorni, beh, deve essere proprio
sfigato!
Invece non è raro trovarsi addosso antipatici piccoli
parassiti, come le zecche, se si fanno giri a piedi nell’erba
alta o i bichos de pè che penetrano nella cute
dei piedi nelle zone dove ci sono maiali. Quindi scarpe
da tennis di pelle chiuse, repellente e se qualche sgradito
ospite viene scoperto addosso dopo accurata “ispezione
corporale”, bastano un paio di pinzette per estrarlo
e dell’alcool che lo stacca del tutto e disinfetta.
La bellezza stupefacente del Pantanal, in ogni caso, vale
ben la pena di correre questo remoto e insignificante
rischio!