Qualunque
subacqueo che si rispetti, considererebbe prestigioso
segnare sul proprio logbook le immersioni
in Sudan. Un mito nell'immaginario di coloro
che vivono la passione di immergersi nei fondali marini.
Il Mar Rosso Sudanese rimanda all'abbondanza
di grandi pesci pelagici, ad una
visibilità e limpidezza delle acque
fuori del comune, alla straordinaria esperienza del
pioniere dei mari, Jean Jacques Cousteau,
che qui nel 1964 tentò il primo esperimento
di vita sommersa. Ancora oggi il Sudan é un
paese difficile da visitare e in gran parte chiuso
al turismo. L'unico modo per raggiungere i siti d'immersione
é la crociera di una o due
settimane. La barca salpa da Port Sudan e naviga verso
Nord.
La prima tappa é Sanganeb,
un atollo corallino
dal mare turchese. Saliti i 270 gradini del faro,
lo spettacolo che si ammira dall'alto lascia senza
fiato. La trasparenza dell'acqua, che lambisce la
barriera corallina affiorante, si confonde con il
cielo dando la sensazione stupefatta dell'immensità. L'immersione a Punta Sud é una giostra.
In assetto sul pianoro a 25 metri di profondità,
si assiste all'entrata in scena degli squali
grigi che girano in tondo, vicinissimi, scompaiono
nel blu e tornano ad apparire, puntuali e sorprendenti.
I coralli ad ombrello sono colonizzati
dai pesci arlecchino e miriadi di pesciolini
verdi, un incantamento cromatico per gli
amanti della macrofotografia. La traversata prosegue,
col vento contrario, verso Sha'ab Rumi,
una piattaforma continentale tra la terra e la laguna
profonda 200 metri. E' il regno degli squali
martello. A Punta Sud le
migliori immersioni sono al mattino presto e al crepuscolo.
Gruppi di dieci - quindici esemplari della specie
Sphyrna lewini nuotano in circolo nel blu.
Durante i mesi più freddi (gennaio/marzo), quando la temperatura dell'acqua non supera
i 24°, gli squali martello risalgono dagli abissi
e possono essere visti a circa 40 metri di profondità.
Negli altri periodi dell'anno é più
difficile avvistarli se non spingendosi ancora più
giù, a 50 - 60 metri! A Sha'ab Rumi può accadere di tutto. Pesci pappagallo
dal bernoccolo lottano per il predominio
territoriale, spirali di barracuda dalla coda
gialla
avvolgono i subacquei, squali grigi sfilano
nella trasparenza del drop off l'uno dietro
l'altro, in un incedere che incute timore reverenziale.
Quando l'affollamento si é ormai diradato e
le bolle d'aria non disturbano più, una sentinella
di squalo martello si inerpica coraggiosamente a periziare
il pianoro sabbioso. E' una sortita fugace. Al minimo
sentore di estranee presenze, si gira e riguadagna
velocemente il blu, come se avesse la consapevolezza
del triste destino che da anni perseguita la sua specie,
decimata per ignobili motivi commerciali ormai anche
qui in Sudan, un tempo la mecca degli squali oceanici. Il divieto della pratica dello shark feeding ha ulteriormente ridimensionato le possibilità
di ammirare queste creature dei mari, ma di certo
senza rimpianto. Non c'é gioia più grande
che incontrare gli squali nel loro habitat naturale
senza modificarne artificialmente le abitudini alimentari.
L'immersione al Precontinente II,
il laboratorio sommerso di Cousteau, regala un'emozione
di appartenenza. Pinneggiare nella campana ancora
intatta, adibita a capanno degli attrezzi, ammirare
i resti delle gabbie antisqualo ora colonizzate da
razze a macchie blu, é come
essere nella storia, la storia della subacquea. 
L'ultima immersione é al relitto dell'Umbria,
a Wingate Reef, di fronte a Port Sudan. Una
nave italiana autoaffondatasi nel 1940 durante la
Seconda Guerra Mondiale per sottrarne il carico agli
inglesi. Giace a 35 metri di profondità, con
le stive ancora intatte, in una delle quali sono perfettamente
conservate tre FIAT 1100.
Vita da barca. Dal ponte superiore lo sguardo si perde
verso la linea dell'orizzonte, con tutte le sue gradazioni
di blu - indaco. Le onde improvvisamente si animano,
cavalcate da una famiglia di delfini festanti. Una nuotata per inseguirli, fotografarli,
avvicinarli. Fanno capolino, scompaiono, riappaiono,
in un gioco alternato di beffa e sorpresa. Sfuggenti,
riscattano tutti gli abitanti degli oceani, offrendosi
agli sguardi di stupore degli umani ma ribadendo che
il mondo marino é la loro dimora e gli uomini
sono solo ospiti privilegiati ai quali è concesso
l'onore di entrare.
A condizione del rispetto assoluto degli indiscussi
padroni di casa. |