GIOVEDI’
11/08/2005
Stiamo
dormendo d’incanto,l’ultima volta che ho guardato
l’ora erano le quattro e trenta quando veniamo svegliati
da un urto violento contro la nostra macchina .Quando
mi giro vedo una toyota che ha piantato il suo di dietro
a velocità abbastanza sostenuta nel nostro di dietro.
E’ un
incubo,cos’altro ci può succedere? Siamo
ben consapevoli che al peggio non c’è fine.
Scende una ragazza tedesca che parla spagnolo e dice che
ha voluto evitare il camper parcheggiato sull’altro
lato della strada trenta metri prima di noi e non ci ha
visti.
Parlando capiamo che era in ritardo e che uscendo dal
suo viottolo non ha proprio usato gli specchietti retrovisori
e andava di fretta.
Fatto certo che noi comunque eravamo fermi e lei ci ha
tamponati.
La sua Jepp logicamente non si è fatta nemmeno
un graffio,la nostra credo in fatto di spesa si sia fatta
parecchio male:tutto il paraurti da cambiare visto che
lei ci ha piantato il suo gancio da traino dentro facendo
un bel buco e in più anche tutto il portellone.
Compiliamo la dichiarazione di constatazione amichevole
d’incidente mentre lei dice che ci pagheranno perché
è colpa sua….
La giornata è iniziata un po’ maluccio,si
ricomincia di nuovo con i se solo…
Il fatto è che col buio della notte non avevamo
notato che da dietro potessero uscire delle macchine e
in più ero certa che all’alba sarei stata
sveglia e che ce ne saremmo andati prima che qualcuno
si accorgesse della nostra presenza.
La tipa ci ha tamponato dieci minuti prima del suono della
sveglia.
Demoralizzati si ,ma non bloccati,decidiamo che tutto
deve andare come da programma ,forse se la macchina rimane
ferma dieci giorni in un parcheggio custodito non gli
può succedere niente di grave. Speriamo!
Non ci sembra vero mai siamo sul traghetto che ci porterà
in Marocco,non riusciamo a non pensare a tutte le disavventure
che ci sono capitate. Speriamo solo di riuscire veramente
a ricaricare la mente e poter godere di tutte le cose
belle e varie che il Marocco ha da offrirci.
Abbiamo preso il traghetto veloce (così dicono
loro ma invece dei 35’ minuti promessi ci mettiamo
più di ora,non c’è problema) a Tarifa
e paghiamo in due 97,20 euro A\R.
Arriviamo a Tangeri un po’ prevenuti,dopo quello
che abbiamo letto sulle false guide,sui procacciatori
d’affari e i taxisti abbiamo paura che una volta
sbarcati saremo assaliti e aggrediti da una marea di marocchini.
Invece è esattamente il contrario,abbiamo una discesa
molto tranquilla, ci dirigiamo alla sinistra del porto
dove ci sono degli sportelli bancomat o degli uffici di
cambio,noi preferiamo prelevare direttamente. Finito,un’
uomo ci chiede gentilmente se abbiamo bisogno di un taxi
e dove siamo diretti..non abbiamo voglia di contrattare
e accettiamo subito un passaggio per la stazione dei treni
a 5 euro valigie comprese,è un grand taxi e ha
già una coppia d’inglesi a bordo,sono diretti
in stazione e pagano 5 euro come noi.
Arriviamo in stazione e spostiamo indietro di due ore
le lancette dell’orologio e siamo fortunati (almeno
una volta ogni tanto) il treno diretto a Rabat parte tra
30mn.
Treno TANGERI- RABAT 89,50 DH a testa.
Essendo il capolinea troviamo posto a sedere ,più
avanti con le fermate successive si riempirà fino
all’impossibile.
Il panorama è vario :vediamo le saline con gli
uomini intenti a spalare montagne di sale,
uomini a dorso degli asini che lavorano la terra con il
cavallo e passiamo davanti ad una specie di fornace dove
lavorano la terra per fare sia i vasi che i mattoni.
I nostri occhi sono avidi di cose nuove,nel nostro cervello
questo passaggio ha dato una sferzata di adrenalina.
Di tutti i km che percorriamo in treno oltre la povertà
e una terra completamente lontana dalla nostra scopriamo
una cosa onnipresente:il loro modo di eliminare i rifiuti,buttarli
semplicemente fuori dalla città o in zone meno
trafficate,ovunque si guardi si vedono sacchi neri che
volano,dopo che il loro contenuto si è degradato
e si è perso in giro.
Concludiamo l’ultima parte del treno stando bene
attenti a riconoscere la nostra fermata.
Chiediamo e scendiamo al volo mentre una marea di gente
spinge per salire.
Scesi,nessuno che ci stressa e ci accorgiamo che a RABAT
ci sono almeno due stazioni dei treni e l’hotel
IBIS dove siamo diretti è logicamente nell’altra.
Cerchiamo un taxi ( quasi dobbiamo supplicarli ) e per
15 Dh ci accompagna in hotel.
Sul libricino IBIS (ibishotel.com) (place del la gare
Rabat-Agdal telefono 212 (0) 37 77 49 19 / 26 / 41) ci
dice che costa 440 Dh (44 euro circa) a camera ma una
volta sul luogo scopriamo che hanno inclusa la colazione
e che il tutto è lievitato a 548 DH…domani
mattina mangio l’impossibile…
Ci concediamo due orette di riposo e poi ci dirigiamo
alla medina con taxi per 30 Dh (siamo certi che si può
spendere anche meno).I suok sono qualcosa d’indescrivibile
e questa è la ns prima eperienza,non credo si riesca
a parole a rendere l’idea,un’ammasso di venditori
urlanti mescolati alla folla ,vendono di tutto e in modo
assolutamente casuale e disordinato,ci sono uomini vestiti
con una specie di giubbotto di pelo che altro non fanno
che versarti acqua fresca in una dei bicchieri che hanno
allacciati alla cintura,bancarelle piene di dolci bellissimi
e invitanti ma nello stesso tempo diventavano nauseabondi
alla vista di tutte le api che ci sono sopra e vedi la
gente tranquilla che li mangia come se niente fosse. Mentalmente
credevamo di essere preparati alla mancanza di pulizia
ma oggi è ancora presto perché il nostro
stomaco accetti certo cibo.
Ho visto gente mutilata,deforme,senza braccia,cieca chiedere
l’elemosina ..
Ho visto un venditore di tartarughe da terra,le aveva
dalla più minuscola a quella a grandezza normale.
Ho visto un bambino che vendeva dei bellissimi pulcini
se non fosse stato che erano arancioni,gialli oro,azzurri
e grigi…
Ho visto bancarelle con le zampe,le teste e le interiora
degli animali esposte affianco ad uno che vendeva musica
o biancheria intima.
Bellissime le montagne di spezie colorate.
Non abbiamo il coraggio di riprendere o fotografare quello
che vediamo,nessuno ci ha disturbato,rivolto la parola
e noi non vogliamo creare dei problemi fotografandoli.
Andiamo avanti finche non vediamo un’uscita ma non
abbiamo la più pallida idea di dove siamo,vorremmo
vedere i due o tre più importanti monumenti di
Rabat ma non ci riusciamo in quel caos,dovremmo prendere
un altro taxi ma non ci va ,inizia fare buio…
Giriamo un pochino cercando un luogo a nostro dire decente
per mangiare e troviamo un locale dove fa sia piatti tipici,che
panini e pizza.
Io ho qualche problemino con le spezie e rimedio con una
pizza margherita che per essere marocchina non è
niente male,speziata pure lei ma va bene,Diego mangia
un mix di carne grigliata (alla fine risultano tre spiedini
un mucchio di riso,patatine fritte ,un altro mucchietto
di carote trifolate e ancora un po’ di maionese..tanto
contorno e non abbondanza di carne) ma tutto buono , acqua
e coca cola paghiamo 63 Dh in due.
Troviamo subito un taxi e torniamo nella piazza dell’hotel.
Di fronte all’Ibis c’è un negozio che
vende carte telefoniche della telecom marocchina ne prendiamo
una con 100 scatti pagandola 99 Dh.
In stazione è pieno di telefoni e riusciamo a telefonare
a casa per tranquillizzare mamma e papà.
Subito in hotel inizio a scrivere il racconto di questa
giornata e poi quando è mezzanotte ora italiana
cioè le dieci in Marocco mi caccio a letto con
davanti la prospettiva di dormire dieci ore,Diego al contrario
legge fino alle cinque ora italiana o le tre ora locale.
VENERDI
12/08/2005
Colazione
abbondante visto che è compresa nel prezzo della
camera e poi aspettiamo l’ora del nostro treno.Abbiamo
deciso la sera prima di non dedicare troppo tempo a Rabat
ma di andare direttamente a Marrakech dove pensiamo di
stare quattro cinque giorni facendo qualche escursione
nelle zone vicine.
Treno RABAT-MARRAKECH 202 Dh in due persone ;partenza
alle 10:40 arrivo alle 15:20 circa….Viaggio che
non finisce più ma abbiamo la fortuna di trovare
subito un posto a sedere anche se il treno è veramente
pieno.
Arrivati ci eravamo mentalmente preparati all’assalto
dei taxisti e delle false guide ma per nostra gioia non
si verifica niente.
Due uomini ci chiedono se ci serve un taxi e al nostro
rifiuto si dirigono subito verso altre persone,noi avevamo
deciso di fermarci all’hotel Ibis per una notte
visto che è di fianco alla stazione e poi con calma
dirigerci senza valigie alla ricerca di un’hotel
più economico.
ma purtroppo è completo,siamo avvicinati da un
taxista che guida un petit taxi e questa volta accettiamo.Chiediamo
di portarci alla ricerca di un’alloggio economico,il
primo si chiama Hotel JNAN EL HARTI (rue Cadi Ayyad 30
telefono 044 44 80 00 fax 044 44 93 29) ha delle stanze
libere climatizzate ma chiede 550 Dh per camera colazione
e cena comprese nel prezzo,non è molto se paragonato
ai prezzi italiani,chiediamo ad altri alberghi della zona
( GUELIZ nella ville nouvelle) ma siamo stanchi e ritorniamo
all’HARTI almeno per questa notte poi domani vedremo.
Dopo un bel bagno rinfrescante e un po’ di riposo
moriamo dalla voglia di vedere la famosissima piazza di
JEMAA EL-FNA dopo tutto quello che abbiamo letto nelle
guide.
Non siamo lontanissimi,evitiamo i taxi e facciamo una
passeggiata di venti minuti a piedi prendendo dolcemente
confidenza con la città.
Nel nostro cammino incontriamo alberghi elencati sulla
Lonley Planet ma sono tutti completi,iniziamo a preoccuparci
(nell’hotel si sta veramente bene,riveriti e serviti
ma il nostro portafoglio ne soffrirebbe un po).
Arriviamo verso il tramonto e la piazza sta prendendo
vita , le persone si assiepano intorno a ballerini,cantastorie
(che noi non comprendiamo visto che sono raccontate in
arabo) incantatori di serpenti e ovunque ombrelloni con
sotto donne che ti offrono appena gli getti uno sguardo
un tatoo all’ henne’.Gironzoliamo abbastanza
intimiditi ma quasi subito capiamo che tutto è
oltremodo tranquillo (tranquillità marocchina s’intende…)
e non c’è nulla di cui aver timore .
Bisogna solo stare attenti chi si fotografa o almeno sapere
che per ogni foto a qualche personaggio della piazza gli
si deve pagare una mancia (diritti d’autore?) o
litigarci.
Ci addentriamo anche all’interno della medina (che
poi scopriremo essere solo l’entrata) e Diego si
ferma da un ragazzino che offre the allo zenzero alla
modica cifra di 1,50dh. Veniamo avvicinati da un tipo
che fa lo splendido e che dopo un paio di stupidate ci
offre del fumo ma questa sarà l’unica occasione
del genere in tutta la vacanza. E’ l’ora della
preghiera e il souk si sta riempiendo oltremodo e non
siamo ancora preparati a questo; usciamo , abbiamo fame…Abbiamo
il coraggio di mangiare in un banchetto nella piazza se
non fai troppo caso alla pulizia non sono così
male;è un mondo diverso ma credo sia bello tuffarcisi
almeno un po’,non possiamo giudicare tutto dall’alto
in basso considerando il nostro mondo migliore,sono culture
diverse anche se io sono felice di avere la fortuna di
essere nata in Italia,almeno per certi aspetti.
Ritorno alla realtà del viaggio…io mi fido
ma non troppo ,per lo meno voglio evitare la maledizione
(disturbi intestinali)mangio cous-cous di legumi mentre
Diego mangia tranquillamente spiedini di agnello e patatine
fritte. Spendiamo 55 Dh in due.
Di tutto quello che mangerò e vedrò anche
nei prossimi giorni per una come me che è un pochino
schizzinosa, ma non esageratamente,la cosa peggiore è
il modo che hanno di lavare le stoviglie dopo averti servito,sono
certa che non esista l’uso del detersivo ma nemmeno
dell’acqua calda…le passano in due bacinelle
e poi via , già pronto per essere usato dal prossimo
cliente..Devo confessarvi che ho sempre bevuto dal collo
delle bottiglie d’acqua sigillate.Quando posso evito
volentieri i loro bicchieri,ma quando vuoi bere una di
quelle meravigliose spremute d’arancia fresche e
vitaminiche che trovi nella piazza come fare? Non esistono
bicchieri di carta e sono certa che lavino e riusino anche
le cannucce…ma poi è meglio non pensarci..perchè
le posate?non posso mangiare con le mani…Chiudo
gli occhi e mi concentro sul cibo. E spero….
La piazza ha comunque un effetto magico,sei non solo in
un altro mondo ma sembra anche in un altro tempo.
Facciamo un giro negli alberghi intorno alla piazza ma
sono tutti pieni,anche quelli più trucidi, ma molti
ci consigliano di ripassare domani dopo le 10.
Taxi per 15 Dh e siamo di nuovo in albergo.
SABATO
13/08/2005
Oggi
speriamo vivamente di riuscire a trovare un albergo più
economico.
Dopo la colazione in hotel compresa nel prezzo della camera
partiamo diretti alla piazza e alla medina dove nel suo
interno sono racchiusi gli alberghi più economici.
Giriamo alla ricerca di un hotel ma il suk ci risucchia
al suo interno pieno di vicoli e stradine strabordanti
di ogni tipo di negozietto.
Come potete leggere sulle guide c’è la zona
delle babucce,quella della pelle,dell’abbigliamento
,del ferro e simili ecc..i suk sono indescrivibili ma
si girano tranquillamente senza l’aiuto di una guida
,se vi perdete continuate a girare ,seguite la folla o
al massimo chiedete per la piazza ,loro sono molto gentili,al
massimo in cambio di qualche monetina si offriranno di
accompagnarvi.
Noi non ne abbiamo mai avuto bisogno.
Sono colpita da una camicetta con i tipici ricami marocchini
e non faccio in tempo a dire a Diego che è bella
che subito un ragazzo ci accalappia e ha inizio la contrattazione,noi
siamo ancora troppo freschi e cadiamo nella sua trappola.
Dal prezzo iniziale che lui dice gli diamo a metà
e poi saliamo ,alla fine la paghiamo 120 Dh ma sono certa
con il senno dei giorni seguenti che l’avrei avuta
anche per 60-80 Dh. Continuiamo la nostra scoperta nel
suk e sono accalappiata da un ragazzo che mi inizia a
vestire con una tonaca blu e mi mette il copricapo simile
agli uomini blu del deserto e invita Diego a fotografarmi
e poi chiede quanto lo vuoi pagare?senza esserne intenzionati
ci ritroviamo a pagarlo 130 dh perché a detta sua
e un tessuto buono e ha un ricamo pregiato.
Sono molto abili.
Purtroppo la visita nel suk e il fatto che non ritrovavamo
più l’uscita ha fatto fermare la nosra ricerca
dell’hotel,Abbiamo 40mn e poi la nostra stanza sarà
riconfermata.(Tutte le stanze si lasciano alle 12:00).
Tentiamo ,tanto nella zona dove siamo è pieno di
alberghi.I primi due e tre sono completi,voltiamo in un
vicolo che porta l’insegna hotel e riconosciamo
gli hotel dove avevamo chiesto la sera precedente:il primo
davanti a noi e L’HOTEL CENTRALE PALACE (vedi la
lonley planet) tentiamo e con nostra sorpresa ha una camera
con bagno la possiamo anche visionare prima di accettarla
e chiede 205 Dh.
La fermiamo subito e corriamo a liberare la stanza all’HARTI
e cambiamo hotel.
Si paga giorno per giorno in anticipo,ho letto il racconto
di un ragazzo che fidandosi del prossimo e non chiedendo
la ricevuta dei soldi versati ha pagato due volte la stessa
cifra,noi però non ci attentiamo a chiederla e
corriamo il rischio,speriamo bene.
La stanza ci piace davvero tanto, è più
grande sia di quella dell’Ibis che dell’harti
unica differenza che non è climatizzata,ma ha un
bel ventilatore appeso al soffitto che per lo meno muove
l’aria. E poi per venti euro che cavolo vogliamo….è
quanto abbiamo pagato in campeggio in Portogallo.
Riposino,pranzo e decidiamo di passare l’ora del
tramonto su una delle terrazze che sono ai bordi della
piazza.
Ce ne andiamo un po’ a zonzo con il naso all’insù
e alla fine decidiamo che la migliore è quella
più vicina : Terrasse Grand Cafè Glacier.
Saliamo e prendiamo un the; troviamo posto proprio vicino
al parapetto rivolto verso la Medina e così iniziamo
a gustarci la vista facendo foto e filmando completamente
indisturbati.
Sotto i ns occhi la piazza si trasforma,da enorme circo
rumoroso diventa nel centro una grande sala da banchetti
dove si accendono i barbecue o i fornelli con sopra olio
bollente per friggere.
Ai lati ci sono file di carrozzelle trasformate in fast-food
a base di lumachine dove puoi consumare comodamente seduto
su uno sgabello.
Sembra che ci sia la nebbia ma è solo il fumo delle
cucine mobili e man mano che viene buio si accendono migliaia
di lampadine che fanno sembrare la piazza un’enorme
albero di natale fumoso e rumoroso.
Scendiamo e ci buttiamo nel souk ma la sera camminare
liberamente e impossibile,si è pressati da ogni
parte e anche se non mi sembrano ci siano problemi di
sicurezza,è un po’ fastidioso.
DOMENICA 14/08/2005
Ci
svegliamo un po’ appiccicosi ,l’aria condizionata
non ha niente a che vedere con un ventilatore appeso al
soffitto. Siamo comunque felici della nostra scelta:scendiamo
e facciamo venti passi letterali e siamo già nella
piazza,siamo dentro,viviamo per qualche giorno nel cuore
di Marrakech e non abbiamo più bisogno di Taxi
,siamo già nel centro.
Paghiamo la notte in Hotel ,dal momento che si paga notte
per notte in anticipo e anche se non ci danno nessuna
ricevuta del pagamento decidiamo di fidarci .
Decidiamo di fare colazione in uno dei Cafè elencati
dalla Lonley il TOUBKAL ma anche se da lontano sembra
un tutt’uno capiamo solo quando siamo dentro che
ci sono due Cafè che si contendono i clienti,noi
siamo finiti in quello di sinistra e logicamente non è
il Tuobkal per le colazioni hanno dei menù fissi
a 15Dh a testa e poi scegliere se pane burro e miele,croassante
, crepès o omelette oltre all’immancabile
spremuta d’arancia e caffè o the.
Mangiamo e poi dedichiamo la mattinata alla cultura.
Sempre
a piedi chiedendo informazioni osserviamo lati della città
che sfuggirebbero ad un passaggio in taxi e vediamo le
mura del Palazzo El-badi dove le cicogne ci fanno il nido
(siamo fortunati oltre al nido ci sono ben tre cicogne
,dopo le foto di rito continuiamo la camminata e siamo
affascinati dai loro negozi di spezie con quelle montagne
colorate e siamo subito accalappiati da un negoziante
che vuole e tutti i costi che prenda in mano una specie
di iguana ma io dico ripetutamente di no ma accetto di
farmi una foto con una tartarughina nel palmo della mia
mano. Ne vorrei tanto comprare una, chiedo il prezzo,
solo 50DH (5 euro) ma credo sia illegale trasportarla
in Italia. Per farlo felice compriamo 50 grammi di un
miscuglio di 35 spezie marocchine che costano 1 Dh al
grammo (spesso i prezzi sono talmente bassi che ci dimentichiamo
di contrattare e paghiamo il prezzo pieno) Camminando
circa quindici minuti arriviamo al Palazzo e Museo EL
–BAHIA ingresso 10 Dh.
Il palazzo è tutt’ora residenza della famiglia
reale o di chi ne ha cura quindi non è visitabile
al 100% è comunque buono per farsi un’idea
dello stile moresco anche se a essere sinceri dopo aver
visto l’ALAMBRA a GRANADA in Spagna quello di oggi
sembra povero di decorazioni,fregi,giardini e giochi d’acqua..Ma
merita di essere giudicato personalmente.
Vicinissimo seguiamo la insegne appese ai muri si trova
l’importantissimo museo DAR-SI-SAID,
l’ingresso costa 20 Dr ad ogni persona vengono dati
due biglietti da 10 Dh che vengono subito entrambi ritirati
appena entri nella prima sala ,(perché ne diano
due invece di uno solo rimarrà un mistero irrisolto
nella mia mente).Il museo contiene porte,strumenti musicali,oggetti
femminili,fucili attrezzi usati per fare le babbucce e
altro risalente ai secoli passati.
Purtroppo un cartello all’entrata ci avvisa che
i due piani superiori più belli a detta delle guide
sono chiusi per lavoro.
Durante la nostra visita siamo avvicinati da un guardiano
che ci invita a salire al piano di sopra,senza pensarci
due volte acettiamo.La sala è meravigliosa e la
cosa più stupenda è il soffitto fatto tutto
interamente da artigiani sul posto e il cedro che veniva
lavorato e applicato tassello per tassello al soffitto.Ci
dà anche il permesso di filmare e fotografare ,addirittura
mi costringe a salire su una sedia (scusate per la definizione
volgare ) o meglio un trono dove si sedeva la sposa il
giorno del matrimonio.Io sono molto imbarazzata e visto
che la sedia è del quindicesimo secolo non vedo
l’ora di scendere.Le foto lo testimoniano!Naturalmente
uscendo diamo una mancia al guardiano per averci permesso
di visitare le stanze chiuse…capiamo che non siamo
gli unici privilegiati ma che è una prassi per
farsi qualche soldo.
Rientrando
passiamo di fronte ad un HAMMAM che sembra molto pulito,entriamo
immediatamente a chiedere informazioni.Anche all’entrata
l’atmosfera è molto carina e soprattutto
pulita allora diamo un occhiata ai prezzi.
Ci sono vari tipi di trattamenti ma decidiamo di fare
un pensierino sul trattamento quasi completo (gommage,sauna.savonage,massaggio
ecc) al prezzo di 270Dh a testa;certo in molti hammam
locali si paga molto meno ma non abbiamo voglia di rovinarci
la vacanza con una brutta esperienza e in più facendo
il confronto con un trattamento simile in italia il prezzo
non ci sembra poi così esagerato. Decidiamo di
farlo l’ultimo giorno prima di partire.
Inizia
a fare caldo visto che è già mezzogiorno
e dal momento che abbiamo l’hotel in centro decidiamo
di rinfrescarci un’attimo prima del pranzo.
I prezzi dei ristoranti sono molto simili a quelli dentro
i souk perciò decidiamo di mangiare in quelli a
lato della piazza che offrono una sistemazione più
decente come tavolini e che danno anche l’illusione
di essere più puliti;di una cosa sono certa…sono
sempre pieni quindi il cibo è fresco.
Ci dirigiamo dove abbiamo fatto colazione questa mattina
ma puntiamo il lato destro il TOUBKAL segnato anche sulla
Lonley planet . Mangio di nuovo cuos cuos con legumi un
po’ speziato e patatine fritte molto buone,Diego
si mangia una bistecca d’agnello e patate fritte
e alla fine ci beviamo un buonissimo the alla menta,in
tutto spendiamo 57 Dh.
Ci dirigiamo verso un internet point (ce ne sono ovunque)
e mandiamo un e-mail con qualche foto ai nostri amici.Paghiamo
8 Dh per un’ora di collegamento.
Ci chiudiamo un pò in camera e aspettiamo che la
calura pomeridiana passi (ripeto ottima soluzione Hotel
Central Palace)..Usciamo decisi a prenotare l’autobus
della Soprantours (abbiamo letto dalle guide che è
la migliore ) per la gita in giornata ad Essaouira e il
treno di rientro per Tangeri per venerdì notte.Non
riusciamo a fare entrambe le cose:primo l’autobus
è pieno sia per Lunedì che per Martedì
quindi avviso per tutti: se siete decisi a fare un certo
tragitto e sapete già in quale data lo volete fare
non aspettate l’ultimo minuto per prenotare. Riguardo
al treno loro prenotano massimo 5 giorni prima della partenza
e logicamente oggi ne mancano 6;dobbiamo ritornare domani
…
Ritroviamo fuori dalla stazione il primo taxista che ci
ha accompagnati alla ricerca dell’albergo e ci viene
incontro salutandoci felice,ci porta alla seconda stazione
degli autobus quella della CTM (la guida dice che questa
è la migliore e la più affidabile del Marocco)
per fortuna sono pieni per domani Lunedì ma hanno
ancora posto per il giorno dopo Martedì;prenotiamo
un’andata e ritorno (partenza alle 08:30 ritorno
alle 17:00,tempo previsto per tragitto circa 3 ore ) paghiamo
in tutto 240 Dh.Taxi di nuovo per la piazza e entriamo
nei suk decisi a fare compere ma non siamo effettivamente
in vena,siamo un pò stressati da tutti che ti dicono
vieni ,entra guarda ,sei spagnolo? da dove vieni?cosa
stai cercando? Detta fra noi ,stiamo cercando tutto e
niente,qualcosa che colpisca la nostra attenzione …una
lampada di cuoio o un telo per coprire il divano,ne vediamo
uno bello (3mt per 2mt) sulla tonalità del blu-azzurro..girando
vediamo che lo stesso telo si trova in più di un
negozietto ( se mi concedete il termine)..ora vedremo
se riusciremo a trattare sul prezzo partono dicendo ultimo
prezzo 300 Dh .Questa sera non compriamo niente a parte
2 cucchiai per zuppa tipici del posto in legno per 0,50
Dh l’uno e due sacchetti di thè alla menta
seccato per 15 Dh l’uno.Ogni volta che giriamo nei
suk non riusciamo mai a ritornare nel luogo visto la volta
precedente,ogni volta sbuchiamo in un posto nuovo ,in
una piazza diversa…credo sia veramente immenso questo
grande ed enorme mercato marocchino.Una cosa che mi colpisce
è che sia la piazza che i suk sono sempre e perennemente
pieni e la maggioranza delle persone che li frequenta
non sono turisti ma credo guardandomi intorno si posso
dire che l’80% sono arabi ,marocchini a loro volta
non lo so ma sono gente di loro che magari è in
vacanza o è ritornata dal paese dove lavora a ritrovare
la famiglia…si di turisti europei ce ne sono ma
non siamo noi a dar vita a tutta la massa di gente che
popola il suk e la piazza.Posso garantirvi che alla sera
sembra che tutta la gente del mondo si trovi a Marrakech
tanto diventa impossibile camminare o scegliere più
semplicemente la direzione da seguire…Segui la corrente
e basta.Nonostante certe volte uno si trovi letteralmente
pressato tra estranei, maggioranza marocchini o arabi,
non abbiamo mai provato la senzazione di timore o di paura
che ci succedesse qualcosa,in certi momenti siamo sbucati
in posti dove eravamo gli unici occidentali e anche in
questo caso a parte chiederci di comprare qualcosa non
ci è mai successo niente.
Mentre rientriamo passiamo davanti all’agenzia Sahara
,entriamo e chiediamo dell’escursione di due giorni
nel deserto.
Una ragazza tutta sorridente ci inizia a spiegare quella
di tre e quando gli facciamo capire che non ci interessa
arriccia il naso e ci dice seccamente che è uguale
fino a Ouarzazate e poi prosegue fino a Zagora dove il
deserto è sì sabbioso ma abbastanza piatto
anziche Merzouga dove invece ci sono dune molto alte.Ci
fa capire che più si è meno si paga e comunque
si parte da un minimo di 650Dh.
Quando gli diciamo che ci penseremo praticamente ci ignora
e se ne va…che simpatica!!
Diego mangia un Kebab in un ristorante (parola grossa)
quasi di fronte all’albergo con delle patatine a
20 Dh..io torno da BARI’S PIZZA …prendo la
mia solita margherita con 25 Dh.
Arrivati in albergo ci accorgiamo che di fronte alla reception
c’è una bacheca con i programmi delle stesse
escursioni che propone la Sahara ma ad un prezzo minore.Ci
informiamo dalla signora che gestisce l’albergo
e alla fine decidiamo di farla con loro programmandola
per mercoledì-giovedì.
Ci mettiamo anche d’accordo perché per la
notte che noi passeremo nel deserto ci tenga i bagagli
in deposito e al ns ritorno possiamo avere la ns stanza
per passare l’ultima notte a Mrk
Per l’escursione non vuole nessun acconto (ma che
strano!!) e mette i ns nomi su un agenda..anche questa
è fatta!
LUNEDI 15/08/2005
L’albergo
è veramente tranquillo,dentro regna un silenzio
quasi assoluto interrotto qua e là dal canto degli
uccelli e da qualche turista…Si dorme bene….
Dopo una doccia energizzante ci dirigiamo al TOUBKAL dove
facciamo una mega colazione (thè buonissimo alla
menta,spremuta d’arancia,crepes al miele e un croissant)
a testa paghiamo 14 Dh.
La mattina è dedicata alle spese,entriamo tranquilli
nei suk e iniziamo le contrattazioni,per loro contrattare
sul prezzo è questione quasi di vita e di morte:ad
esempio per delle babbuccie prima io guardo,vedo che mi
possono piacere e poi chiedo il prezzo, se ne vale la
pena posso scegliere il colore e poi provarle,per loro
no;prima le scegli ,le provi e poi solo in ultimo ti metti
a tirare sul prezzo. Non ho ancora ben capito di quanto
bisogna stare basso,certo bisogna avere ben chiaro quanto
si vuole spendere,stare più basso e poi salire
fino al prezzo deciso nella nostra testa e poi da li non
ti muovi se lui non cede passi ad un altro ma in genere
ci mollano,se si parte da un prezzo ridicolo troppo basso
non iniziano neanche la contrattazione e chiudono su il
discorso.
La mattina è meglio perché ti stressano
meno mentre alla sera non riesci quasi a muoverti tanto
insistono perché tu veda la loro merce e faccia
un prezzo anche se la cosa non t’interessa.
Compriamo della babbuccie tradizionali marocchine d’appendere
al muro 100 Dh,se tre mattine prima ho pagato una camicetta
120Dh oggi io e Diego ci siamo fatti più svegli
e ne compriamo due al prezzo di 110 DH…fino a quanto
si può scendere? Dipende da voi,dalla vostra bravura
,tempo e voglia.
Compro altre due paia di babbuccie da un tipo che parla
un po’italiano e le pago 210 DH entrambe.Siamo alla
ricerca di una lampada da mettere in salotto ma trovarla
dei nostri sogni è un po’ impossibile,tanti
si offrono di dipingercela sul momento dei due colori
che noi desideriamo ma spariamo un prezzo troppo basso
e ancora non siamo riusciti a comprarla.
Compriamo una piccola lampada da regalare ,il tipo parte
da 240Dh e inizia la contrattazione Diego è certo
di averle viste in giro per 40 dh e spara subito 40,lui
ci spiega che è pelle di cammello e non di capra
e che quindi è più resistente e più
preziosa e chiede quanto siamo disposti a pagare ..Diego
non si muove dagli iniziali 40 per almeno altre tre o
quattro volte..Incredibile alla fine lui accetta e la
compriamo per 40 Dh.
Ormai abbiamo preso così confidenza con il Souk
che Diego prende un po in giro i mercanti,quando passiamo
davanti alle loro botteghe e insistentemente ci chiedono
da che parte dell’Italia veniamo,Diego risponde
Stoccolma e se ci chiedono se è a nord o a sud
gli dice “nord ,molto nord”
La cosa negativa dei souk è che sembrano non finire
mai poi ad un certo punto ti trovi all’esterno e
non riesci più a rientrare perché non c’è
più una porta e allora cammini sotto il sole per
un po’ finchè non ritrovi un altro ingresso.Tutto
tranquillo sia all’esterno che all’interno,nessuna
paura.
Anche fare shopping esaurisce a alla fine siamo stanchi
e non abbiamo più l’energia necessaria per
contrattare,ci rifugiamo in hotel.
Prendiamo
due pizze d’asporto da BARI’S PIZZA 50Dh.
Riposino in albergo. Usciamo e Diego si fa un panino alla
salsiccia preparato da un tipo con una piccola griglia
fermo all’angolo della strada,se non si piglia niente
adesso significa proprio che non c’è nessun
pericolo.
Oggi voglio proprio farmi una romantica gita in calesse
intorno le mura della città .Puntiamo il primo
e cominciamo a trattare,arriviamo fino a 100dh ma di più
non si schioda. Allora gli diciamo che ci pensiamo e passiamo
ai prossimi che però chiedono una esagerazione
e non si spostano di un millimetro (che siano d’accordo??)
allora torniamo dal primo che ridendosela ci fa salire
e ci fa fare un giro che però a me puzza di bidone
visto che giriamo solo un po’ intorno alle mura
senza vedere niente di interessante.
Solita passeggiata nella piazza e nella bolgia del souk
e poi a letto presto,domani giornata impegnativa…
MARTEDI 16/08/2005
Autobus
alle 08:30 per Essouira arrivo alle 11:30 con una fermata
intermedia di 15 mn per un the o per andare in bagno.
Arrivati rimaniamo piacevolmente colpiti dalla temperatura,non
ci sarà piu di 25 gradi…finalmente eravamo
stanchi della canicola di Mrk. Ci incamminiamo verso il
centro,tutte le case sono bianche e azzurre sembra di
essere in grecia se non fosse per le interiora esposte
fuori dai negozi dei macellai.
Entriamo nella porta della città e ci si presenta
un souk diverso da quello di Mrk arioso,largo senza troppa
calca.
Passeggiamo tranquillamente osservando qualche bancarella
senza nessuno che ci obblighi a trattare cose che non
ci interessano. Veniamo fulminati da una bottega che espone
delle lampade in cuoio:proprio quelle che cerchiamo…
ci rendiamo conto che qua hanno finiture migliori e costano
anche un po’ meno (in seguito ci accorgeremo che
puzzano anche molto meno!! Sempre annusare il cuoio prima
di comprarlo) La vediamo,contrattiamo,la scegliamo e diamo
un’anticipo al ragazzino perchè ce la tenga
lì fino a stasera (non è che possiamo andare
in giro tutto il giorno con una lampada di quasi 2 metri…)
Ricominciamo la passeggiata e tranquillamente arriviamo
sulle mura portoghesi dove facciamo alcune foto,;più
tardi riusciamo anche a comprare il copridivano in “seta
vegetale” che avevamo gia adocchiato a mrk pagandolo
naturalmente meno (abbiamo capito che nelle contrattazioni
vale anche piangere miseria,raccontare la ns sfortunata
avventura con la macchina e sviolinare ampiamente mercante
e mercanzie).
Più appesantiti continuiamo la ns passeggiata e
arriviamo al porto dove prima incontriamo gruppi di pescatori
che tagliano il pesce e rammendano le reti sulle vecchie
mura,poi oltre la torre c’è un gruppo di
ragazzini che fa a gara di tuffi da un pontile per poi
issarsi sulle barchette ormeggiate, stiamo un po’
a guardare,le solite foto di rito e poi passiamo oltre.
Arriviamo finalmente dove i pescatori vendono il loro
pesce:siamo gli unici turisti in mezzo a questo pandemonio
di urla e richiami che accompagnano la compra vendita.Ci
facciamo un giro,diamo una sbirciatina a squali e murene
poi andiamo a pranzare.
Incappiamo nei rinomati ristorantini di pesce di essauira:
piccoli localini con grandi tavoli comuni in cui scegli
il pesce che mangerai (a volte ancora vivo nel caso dei
crostacei) e che poi ti cucinano su una grossa griglia.
Io prendo un po di seppioline mentre Diego si sceglie
una granseola (un grosso granchio con le zampe pelose)
che fa piuttosto impressione.
Aspettiamo al ns tavolo gomito a gomito con dei perfetti
sconosciuti e quando arriva il ns piatto ce lo gustiamo
con insalata pane coca e acqua tutto compreso nel prezzo
che naturalmente è da contrattare nonostante esista
un listino. Noi abbiamo pagato 200Dh ma penso che avremmo
potuto fare di meglio.
Mentre gironzoliamo per le vie cittadine ci imbattiamo
in una simpatica creperie gestita da francesi; un consiglio:se
ci passate fermatevi ,le crepes sono da sogno.
Ormai è ora di tornare alla stazione degli autobus,passiamo
a prendere la ns lampada perfettamente incartata a pronta
per il ritiro. Alla ctm ci fanno pagare un piccolo sovrappiù
per il carico ingombrante e ci danno una ricevuta per
ritirala al ns arrivo.
Bellissima e fresca giornata ma ora si torna a casa giusto
per fare le valige e riposare…domani ci aspetta
il deserto.
Arrivati in hotel ci danno buca per l’escursione
di due giorni dicendo che eravamo i soli e che per sole
due persone non di fa nulla…sgrunt!! Potevano avvertirci
prima!
Corriamo allora dalla schifosetta dell’agenzia Sahara:
per fortuna ci sono già due coppie e quindi c’e
posto ma invece di 650 ci fa pagare 700… brutt…acc....mann…
ma siamo troppo cotti per litigare con una che non ci
ascolta nemmeno.
Torniamo in albergo e paghiamo in anticipo con ricevuta
la stanza per il ns ritorno e concordiamo di lasciare
i bagagli nel loro deposito,naturalmente gratis!!
Cena in un buco dietro alle vie principali e di corsa
a nanna.
MERCOLEDI
17/08/2005
Sveglia alle 6:30 chiudiamo i bagagli e li portiamo al
deposito al piano terra dell’hotel.
Ci fermiamo a comprare qualche dolce in una pasticceria
e arriviamo con i ns zaini all’appuntamento pronti
per il deserto. C’è un sacco di gente ma
capiamo che molti sono lì per l’escursione
a merzouga di tre giorni. Arriva un grosso pulmino e li
carica quasi tutti,rimaniamo noi e una coppia francese
ad aspettare. Finalmente arriva per noi una Land Rover
modello Parigi-Dakar che ha già imbarcato l’altra
coppia italiana.Con sorpresa i ns compagni di viaggio
al momento del saldo si ritrovano anche loro la parcella
aumentata di 50Dh a testa (oltre il prezzo di listino)
così che alla fine pagano come noi…come si
dice,mal comune….
Finalmente si parte,ogni 2 ore facciamo una pausa in qualche
bar che il ns autista, Moustafa , conosce e in cui ogni
volta sparisce e ritorna con un grosso narghilè
in mano (speriamo che si fumi soltanto tabacco aromatizzato
!!)
Cominciamo la salita,non sapevamo che per andare nel deserto
avremmo dovuto passare il passo di Tichka a 2260 mslm
e dove può cominciare da un momento all’altro
la stagione delle pioggie.La strada è una tipica
strada di montagna e ogni tanto ci fermiamo per riposarci
e puntualmente veniamo assaltati da personaggi che ci
vogliono vendere geodi,alcuni belli,altri chiaramente
falsi (non ho mai visto un geode rosso rubino naturale)
o farci mettere addosso animali vari,Diego naturalmente
accetta di farsi mettere addosso due iguana e di fare
una foto pagando poi il beduino 5dh per il disturbo.
Ad
un certo punto Moustafa svolta dalla strada principale
in una strada…no, non è una strada, stiamo
andando praticamente in mezzo al deserto in fuori pista!!!
Io che sono seduta davanti e che già non mi sento
troppo in forma la vivo come una congiura mentre Diego
che è seduto in fondo si diverte come a Gardaland.
Finalmente ricompare la strada asfaltata e poco dopo ,con
lo stomaco rivoltato come un calzino,arriviamo alla ns
prima tappa:una Kasbah fortificata sulle rive di un fiume
asciutto nel deserto.
Ci fermiamo e siamo liberi di girarcela a piacimento,
tempo massimo un ora.
Accettiamo l’invito di un bambino di nove anni di
farci da guida dopo aver contrattato sul prezzo 11 dh
e iniziamo a salire per i vicoli della città
E’ molto bella e suggestiva,tutta in terra e fango
mischiata a paglia,mi viene da pensare come faccia a stare
in piedi dopo tanti anni. Mentre ci accompagna la ns piccola
guida ci racconta che nei paraggi girano spesso film anche
importanti tipo il gladiatore , sansone e dalila e altri
colossal dove gli abitanti del paese vengono assunti come
comparse.
Il giro e il tempo a ns disposizione è finito cosi
torniamo alla macchina dando 11 Dh di mancia alla piccola
guida;ci fa tenerezza quando ci chiede se abbiamo un paio
di scarpe chiuse da regalargli,ma purtroppo noi siamo
equipaggiati solo per stare una notte nel deserto,e quindi
non abbiamo nulla di superfluo.
Il
ns viaggio continua con una pausa a Ouarzazate per il
pranzo dove seguiamo il consiglio di Moustafa per il ristorante
dove ci alleggeriscono di 200dh per due menù fissi
non eccezionali.
Ripartiamo e alle 17:30 arriviamo a Zagora,il tempo è
cambiato..speriamo bene.
Ci portano ad un hotel in cui possiamo rinfrescarci,andare
in bagno e cambiarci per il prossimo tragitto che avverrà
in cammello nel deserto.
Mentre siamo lì si scatena una tempesta di sabbia
(che fortuna!!) e tutti dicono che è normale in
qs periodo …ma sarà il periodo giusto per
fare quello che stiamo per fare???
Diego va da un mercante dall’altra parte della strada
per comprare degli scialle, di quelli che usano i beduini
per proteggersi la faccia dalla sabbia. Il tipo inizia
a sparare prezzi assurdi allora Diego gli dice che se
ne vuole approfittare perché noi ne abbiamo bisogno
e non sappiamo come fare….. fatto,colpito nell’onore!!
Ce li presta ,basta che domani torniamo e diamo un’occhiata
al suo negozio.
Finalmente si parte ma ormai è buio,Moustafa ci
saluta,lui dormirà a casa di un amica e ci consegna
nelle mani delle ns due guide beduine che ci dicono che
siamo in ritardo e che saremmo dovuti arrivare al tramonto
un’ora fa.
Ma che ne sapevamo noi, mica è colpa nostra!!
Ci incamminiamo e appena usciti dal paese cominci a piovere
Come????? Piove nel deserto? Ma stiamo vivendo in un paradosso!!
Ma non ci fermeremo certo per due goccie anche se i ns
compagni italiani cominciano a porre qualche dubbio.
Ancora un po’ di strada tra tuoni lontani e arvisaglie
di fulmini (arriviamo a circa metà percorso), quando
comincia un vero e proprio acquazzone,potrei chiamarlo
diluvio;i cammelli si fermano,la ragazza italiana è
terrorizzata da eventuali fulmini assassini e tutti ,comprese
le guide,non sappiamo cosa fare.
Finalmente spiove ma che fare ? andare avanti o tornare
indietro? pagare una notte in albergo e domani ripartire
per tornare a casa o andare avanti e dormire nella tenda
che abbiamo gia pagato, domani vedere l’alba nel
deserto e poi ripartire.
Da bravi tirchiacci che non buttano via i soldi decidiamo
di andare avanti…
Intanto arriva Moustafa che era stato chiamato con il
cellulare da una delle guide e ci offre di accompagnarci
all’accampamento in jeep,noi ragazze accettiamo
il passaggio mentre i tre uomini scelgono di cammellare
al chiar di luna con il rischio di prendere un altro acquazzone
anche se il cielo ora sembra più sereno.
Arrivate nell’accampamento la nostra compagnia di
viaggio francese si rifiuta di entrare nella tenda che
oltre ad essere piena di sabbia non profuma certo di chanel
n5….ma dal momento che siamo fradice dobbiamo per
forza entrare e cambiarci …..Arrivano i nostri ometti
e le guide ci preparano la cena..
Ci
portano un grosso tajine al pollo con verdure ,naturalmente
senza piatti come fanno loro e così ceniamo tutti
insieme attingendo dallo stesso piatto;alla fine ci portano
anche un bel melone a fette come dessert.
Dopo tante avventure è ora di andare a nanna,io
veramente avrei sognato di passare la notte “a la
belle etoiles” ma il cielo ancora nuvoloso non lo
permette.
Dormiremo tutti insieme sotto la stessa tenda.
Così mi sistemo sul mio materasso stendendoci prima
sopra un plaid che mi sono portata da casa,gonfiando il
mio cuscino gonfiabile e,sdraiandomi vestita,mi copro
con l’altro mio plaid.
Diego invece si spaparanza sul suo materasso,si prende
uno dei grossi cuscini di lana che ci hanno dato i beduini
e si copre con una delle loro coperte , dopo 5mn si toglie
anche i jeans perché ha troppo caldo…e comincia
a russare.Raccontare questo particolare non rende certo
l’idea di come sono le loro coperte,magari sono
nella tenda da mesi,usate da tutti e anche dai cammelli
visto la puzza che hanno,ma Diego non ci fa una piega.Le
altre coppie si arrangiano una con le loro lenzuola personali,altra
solo con un asciugamano da mare e dormendo scoperti tutta
la notta per non toccare niente.
Buona notte
GIOVEDI
18/08/2005
Diego
mi aveva avverito che se ci avessero svegliati presto
per vedere l’alba,di lasciarlo dormire e di filmare
il sole così se lo sarebbe visto comodamente più
tardi.Io come al solito mi sveglio prima di tutti e inizio
a fotografare tutti, purtroppo il cielo è nuvooloso
e non posso vedere sorgere il sole…e raccolgo la
sabbia come ricordo una volta a casa.
Ma l’ora di colazione risveglia tutti e alle 6 siamo
intorno al basso tavolo posizionato all’esterno
dove ci servono the,pane burro e marmellata.
Ormai pronti e quasi svegli partiamo per la cammellata
di ritorno (al mattino presto altrimenti farebbe troppo
caldi per noi). Il cielo non è ancora molto sereno,c’è
molta foschia e qua e là banchi di nuvole,ma nel
complesso sembra abbastanza affidabile.
Un’ora e mezza di cammellata arriviamo all’albergo
che abbiamo lasciato ieri sera,diamo la mancia alle guide
beduine (che tra l’altro ci hanno raccontato che
non vanno mai oltre zagora),riconsegniamo gli scialli
al mercante e ripartiamo con la ns jeep.
Il viaggio è tranquillo,siamo tutti cotti,Diego
riesce a dormire nonostante sia nel posto in assoluto
più scomodo della jeep.Mentre io sono nel posto
migliore visto che ho la scusa che soffro la macchina…quindi
sono davanti di fianco all’autista.
Ci fermiamo a Ouarzazate per il pranzo,ci facciamo un
giro per i vicoli della città vecchia e poi siamo
pronti a ripartire per la salite del Col du Tichka.
Mentre saliamo vediamo il tempo cambiare,le nuvole si
abbassano sempre di più e abbiamo la sensazione
che qualcosa d’altro potrà accaderci.
Passato il versante incomincia un acquazzone di quelli
che raramente si dimenticano. A peggiorare le cose c’è
che la strada è in discesa e quindi si sta trasformando
in un torrente su cui noi viaggiamo. Ad un tornante ci
troviamo in mezzo alla strada un grosso masso che è
appena caduto,ma Moustafa lo scarta con destrezza.
Più scendiamo più il torrente su cui viaggiamo
si ingrossa e soprattutto si porta con sé il terriccio
così che diventa tutto rosso. Qua e là troviamo
auto ferme incapaci di passare alcuni avvallamenti dove
l’acqua arriverebbe al motore,ma per fortuna noi
siamo ben equipaggiati con il ns land Rover.
I tergicristalli fanno fatica a tener il parabrezza pulito
dalla pioggia e dalle ondate rosse che arrivano dalla
strada .
Arriviamo in un punto in cui il canale che dovrebbe passare
sotto la strada è invece tracimato sopra e portando
via mezzo guard-rail arriva ormai a mezza coscia di alcuni
ragazzi che ci fanni segno di fermarci. Moustafa però,evidentemente
consapevole delle capacità della jeeep,decide di
passare lo stesso…attimi di panico,la francese a
momenti sviene,l’auto in mezzo a tanta acqua riceve
qualche scossone,ma alla fine passiamo indenni.
Ormai manca poco più di un’ora a Mrk,anche
questa avventura è andata.
Arrivati andiamo al ns albergo sperando che ci siano ancora
i bagagli e la stanza già pagata. Tutto ok,finalmente
possiamo farci una doccia.
VENERDI
19/08/2005
Ci
svegliamo distrutti e con certe parti del corpo che ci
fanno male per colpa della cammellata e delle troppe ore
passate in jepp.
Per le otto di mattina siamo già a fare colazione
al caffè TUOKbal e spendiamo i soliti 28 Dh e non
riusciamo nemmeno a mangiare tutto quello che è
incluso nel menù,in più crediamo di dire
che il loro thè alla menta sia uno dei migliori
della zona.
Dedichiamo quasi tutta la mattina a fare le ultime spese
per gli ultimi regali (quest’anno sommandoli abbiamo
speso un po’ troppo ma i souk invogliano a comprare).
Dopo aver comprato una camicetta di lino ricamata rifinita
bene per 80 Dh continuiamo il nostro giro nel souk e veniamo
avvicinati da un tizio che ci dice dal momento che avete
comprato nel mio negozio la camicetta voglio accompagnarvi
senza volere dei soldi a visitare la concieria..
Noi ci siamo fidati e dal momento che non siamo riusciti
ad andare a vedere quelle di Fes era una cosa che ci incuriosiva.Si
dimostra molto gentile e appena dentro le concerie ci
chiama un altro uomo definito il guardiano delle concerie
e si raccomanda di spiegarci tutto e farci fare le foto
dal momento che eravamo stati suoi clienti. Ci viene dato
un rametto di menta che aiutarci a coprire l’odore
forte che c’è nella conceria anche se io
non l’ho trovato insopportabile.
Fanno veramente pena gli uomini che ci lavorano,immersi
fino alle ginocchia circa nei vari liquidi e a volte in
vasche contenenti la calce viva,sono piegati in due per
immergere le pelli nel liquido e sono ricoperti di mosche
attratte dall’odore e dal caldo e da tutto l’insieme..
Ti chiedi quanto vale in quel posto la vita di una persona,credo
pochissimo e allora non mi stupisco più se un povero
asino è costretto a trasportare tutto il giorno
dei pesi enormi senza ricevere nemmeno un sorso d’acqua.
Quegli uomini nelle vasche facevano piangere il cuore
e allora ti chiedi ma è possibile che non abbiamo
altre aspirazioni di vita? Non possono scegliere qualcosa
di leggermente migliore? Forse suo padre lavorava nelle
concierie e uno ci si ritrova dentro senza volerlo ma
perché rimanerci? Qualcuno ogni tanto ha il coraggio
di lasciare veramente tutto e andare a vivere all’estero
tentando una vita migliore,altri seguono solo il flusso
della corrente in cui sono dentro.In maniera molto astuta
la nostra ipotetica guida ( col senno di poi la definirei
falsa guida ) ci catapulta in un negozio di articoli in
pelle dove ci fanno vedere le cose finite e i vari tipi
di pelle.
Senza averlo mai pensato ci troviamo a contrattare per
l’acquisto di un puff in pelle di cammello bello
ma troppo caro come prezzo di partenza..Lui non ci molla
e alla fine lo compriamo per 350Dh,non avendo mai avuto
metri di paragone non so dirvi se si poteva abbassare
ulteriormente il prezzo..a noi è sembrata una cifra
ragionevole calcolando i prezzi in Italia.
La nostra guida ci ha aspettato gentilmente fuori dal
negozio per riaccompagnarci verso la piazza,a questo punto
noi siamo pronti a pagare per ringraziare del servizio
ricevuto.
L’uomo rifiuta deciso i nostri 20 Dh e inizia a
volerne 100 (50 per persona dal momento che ci aveva fatto
da guida e avevamo anche fotografato),noi non ci lasciamo
spaventare anche se siamo gli unici turisti in zona e
spieghiamo più di una volta che doveva avviare
in anticipo sul prezzo e allora noi saremmo stati liberi
di accettare o rifiutare..vedendoci così decisi
prende i 20dh e se ne và.Ripensandoci credo che
il tipo gentile ed iniziale non centrasse niente con il
negozio dove ho comprato la camicetta ma fosse solo uno
spettatore che ha approfittato per sfruttare un po’
i turisti e fare qualche soldo d’accordo con il
negozio di pelle.
Noi non abbiamo avuto nessun problema non abbiamo speso
di più di quanto per noi non fosse il giusto e
al momento più critico ci siamo mostrati decisi.
Magari adesso non mi fiderei di nessuno che mi avvicina
ma fermerei io un ragazzino chiedendogli d’accompagnarmi
nello stesso posto dove voleva portarmi il tipo.E’
meglio siate voi a scegliere loro ,piuttosto che loro
a scegliere voi,forse dietro a 1000 buoni c’è
quello cattivo come anche nel nostro paese.Noi non abbiamo
avuto problemi anche se mi scoccia essere cascata nel
tipo delle concierie e di essermi bevuto le sue bugie
in modo così ingenuo,ma credo sia dovuto al fatto
che in dieci giorni in Marocco loro si sono dimostrati
veramente gentili con il turista,si puntano ai nostri
soldi ma in maniera limpida e chiara,offrendoci la loro
merce e quindi le nostre armi di difesa e pregiudizio
si sono abbassate notevolmente.
Andiamo in albergo e liberiamo la camera lsciando in custodia
di nuovo i nostri bagagli…come ultima cosa abbiamo
deciso ci farci coccolare nell’ hammam..torniamo
all’Ziani che avevamo visitato i giorni precedenti
e compriamo il pacchetto quasi completo.Esistono hammam
per soli uomini e solo donne ,quindi io e Diego anche
se un po timorosi ci separiamo…
Entrata mi trovo subito con una ragazza italiana e Diego
si trova con il ragazzo della tipa: almeno non siamo più
soli..
Ci fanno accomodare nello spogliatoio dove ti consegnano
le loro ciabattine e l’accappatoio e la spugna,il
sapone tutto pulito e personale..Entriamo nella sauna,una
grande stanza tutta in pietra e marmo con il soffitto
a volta e dove la luce penetra solo attraverso dei piccoli
fori praticati dal soffitto e unito al vapore crea un’ambiente
particolare..Dopo si passa al gommage dove una donna ti
insapona e ti lava e poi passi al gommage dove ti sfrega
per toglierti tutte le cellule morte che hai sul corpo,poi
doccia e massaggio.
Come ultimo ti fanno una maschera completa di argilla
o qualcosa di simile per tutto il corpo e ti incelofana
per una ventina di minuti..dopo ti concedi una bella doccia
e ti accompagnano in una stanza tipica con tutti i divanetti
dove ti rivesti con calma..
Dal mio punto di vista il tutto è stato piacevole
e rilassante mentre per Diego un po più traumatico,il
suo da come me lo ha descritto è stato un massaggio
energizzante fatto per un lottatore di sumo ed è
uscito un po dolorante.
Alle
18:00 arriviamo in stazione,e ci mettiamo a bivaccare,sembriamo
proprio zingari!
Alle 20:00 il treno è già qua,troviamo il
vagone letto,il ns scompartimento e ci sistemiamo per
la notte.
All’esterno,nel corridoio passa continuamente il
controllore per vedere che tutto sia a posto.
Lo scompartimento è veramente bello e pulito,le
coperte impacchettate e stirate e la temperatura è
regolabile. Più tardi arrivano i ns compagni di
viaggio,due ragazzi olandesi che si sistemano nelle cuccette
inferiori.
Il viaggio è tranquillissimo e dormiamo come dei
bambini.
SABATO 20/08/2005
In
cuccetta abbiamo riposato bene ed è una cosa che
consiglio visto che la spesa non è altissima,quando
potete viaggiate di notte nei tragitti lunghi,risparmiate
una notte in hotel e recuperate del tempo prezioso.
Noi siamo arrivati a Tangeri alle 07:45,e abbiamo subito
preso un taxi per il porto,sapevamo che c’era un
traghetto alle 09:00. Il taxi era di quelli grandi e ci
ha chiesto gli stessi 5 euro che ci avevano chiesto all’andata(forse
è una tariffa fissa).
Il traghetto è partito un po’ in ritardo
alle 09:35 ,il viaggio è durato circa un’ora,e
tutto normale,scesi con le nostre valigie,tutto ha raddoppiato
il suo peso ,in più abbiamo la lampada e la plafoniera
a stella il che rende l’ultimo tragitto fino al
parcheggio un po’ più estenuante.
Nei pochi metri che mi separano dal parcheggio entrambi
abbiamo un’attimo di angoscia visto i piccoli e
grandi inconvenienti che ci sono successi sarebbe stato
il colmo non trovare più l’auto o trovarla
ulteriormente danneggiata.
Per fortuna tutto è andato bene,la macchina è
nelle stesse condizioni di quando l’abbiamo lasciata.
Paghiamo di dieci giorni di parcheggio 79 euro ( se portavamo
la macchina in Marocco avremmo speso sicuramente di più
per traghettarla e fare l’assicurazione auto visto
che le assicurazioni italiane spesso non coprono il Marocco).
Caricati tutti i bagagli siamo pronti per l’inizio
del viaggio verso casa,sono circa le 13:00.
Ci fermiamo in un autogril e l’impatto iniziale
con i prezzi europei non è dei migliori:prendiamo
due bistecche con patatine fritte e una coca cola ,una
bottiglietta d’acqua e due piccoli panini:abbiamo
speso 23,70.Ci piglia un’accidente e il confronto
con i prezzi marocchini è in evitabile,là
mangiavamo carne , patatine , coca , acqua e the con circa
6-7 euro in due…
Facciamo circa 600 km superando con fatica la sierra nevada
a causa del problema alla machhina e arriviamo ad Alicante
circa per le 19:15,dove passiamo la notte nei famosi Formule
1(per una camera con aria condizionata paghiamo 29 euro).
DOMENICA
21/08/2005
Si riparte in programma 1100 km e arrivare nella ns amata
Nizza.
Ma il viaggio non finisce mai,in francia troviamo traffico
e brutto tempo,inizio a non sopportare più di stare
chiusa qua dentro e divento un po isterica costringendo
diego a fermarsi a Aix en province. Troviamo un etaphotel
ci facciamo una doccia e andiamo in centro a fare una
passeggiata e a cercare un ristorantino.
A dir la verità la città non ci sembra niente
di che e i ristoranti non sono così comuni come
in Italia o in Marocco. Ci mangiamo un piatto di tagliatelle
alla carbonara (è così tanto che non ne
mangio che anche questi non sembrano così male)
e ce ne torniamo a letto.
LUNEDI 22/08/2005
Ci
svegliamo e facciamo una passeggiata in città,magari
alla luce del sole si rivaluta…no niente di speciale,carina
ma niente di più.
Mentre imbocchiamo l’autostrada ci fermiamo in un
centro commerciale a fare rifornimento di tisane e vino
francese.
Arriviamo a Nizza a pomeriggio inoltrato… è
sempre bella anche se in questa stagione è un po’
caotica. Ci togliamo lo sfizio di farci una bella passeggiata
sulla Promenade des Anglais fino alla città vecchia
,ci mangiamo una pizza al volo e ce ne torniamo alla macchina…si
torna veramente a casa.
E gia iniziamo a fantasticare sul nostro prossimo viaggio…..