Cabo
dos Bahías - Punta Tombo
::
Marzo 2006 ::
Percorrendo
la RP 3 da Puerto Madryn in direzione sud, si raggiunge l'Area
Protegida Cabo dos Bahías, una remota riserva costiera
non ancora invasa dai tour operator e poco frequentata dal turismo di
massa. L'immagine che appare alla prima vista di questo promontorio
è stupefacente. Dimora di una colonia di 55.000 pinguini
di Magellano, le grida e i versi di questi uccelli patagonici
inondano l'aria di suoni che tolgono la parola, mentre agli occhi appare
una distesa infinita di puntini bianchi e neri che trotterellano avanti
e indietro, da una tana ad un'altra, dal mare alla riva. Attraverso
una passerella di legno si percorre la riserva e si cammina a pochi
centimetri dai pinguini che, incuranti dei pochi visitatori, attendono
alle loro faccende quotidiane. Becchi spalancati che emettono grida
di rivendicazione territoriale, approcci goffi e frementi di accoppiamenti
sessuali, juveniles spelacchiati che cambiano la pelle. E' un posto
straordinario, ma guai a tentare di accarezzare la testa dei padroni
di casa: i pinguini reagiscono violentemente e mordono le dita di coloro
che cercano di esprimere affetto, infischiandosene delle loro buone
intenzioni. Al largo, a tre chilometri dalla spiaggia, sull'Isla
Arce vive l'unica colonia continentale di otarie,
piuttosto difficili da vedere. L'ingresso alla riserva costa 10 Pesos
e il vicino villaggio di Camarones offre alcuni hotel
per il pernottamento. I dintorni di Cabo dos Bahías
riservano altre magnifiche sorprese: ñandúes
(nandù di Darwin), guanacos (cugini selvatici
dei lama), maras (lepri patagoniche, grossi roditori
simili ai capibara) e tuco-tuco (specie di procavia)
fanno capolino
all'improvviso sulle piste ghiaiose regalando le stesse
emozioni che riserva un safari.
Tornando in direzione nord attraverso un tratto di ruta de ripio
si raggiunge l'altro gioiello del Chubut,
Punta Tombo, la più grande colonia di pinguini
del continente con i suoi 800.000 pinguini e 250.000
nidi attivi. La spiaggia di sassi che si affaccia su una baia incantevole
appare fin troppo piccola per contenere questi eleganti abitanti in
livrea che schiamazzano vistosamente e nuotano allegramente nelle acque
ghiacciate della Patagonia. L'ingresso alla riserva costa 20 Pesos e
l'affollamento di autobus turistici che ogni giorno vengono in visita
a Punta Tombo rende il luogo un pò troppo affollato.
Sulla via del ritorno, lontani dai clamori degli umani e dai versi gutturali
dei pinguini, soli sulle strade polverose è un attimo scorgere
un armadillo barbuto che, correndo a più non
posso, attraversa la strada per rifugiarsi nelle sua tana, indenne dal
pericolo dei pneumatici e orgoglioso di aver vinto nella lotta per la
sopravvivenza.
E' un attimo, un attimo di sospensione dal tempo. Un attimo che vale
una vita.