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Sudan crociera subacquea
di Silvia e Glauco
::Febbraio
2009::
Periodo: Venerdì 13 febbraio – Domenica 22 febbraio
Viaggio organizzato con NosyTour - costo totale (incluse tasse, etc etc)
= circa 2000€. Tutti i dettagli sui costi in loco li trovate nel
diario.
Premessa: più leggo questo diario più mi rendo conto che
è praticamente impossibile descrivere l’incredibile esperienza
che abbiamo vissuto in una sola settimana in Sudan, sia a livello umano
per l’atmosfera che si crea in barca, sia a livello ‘sottomarino’
per tutte le meraviglie che abbiamo visto ! Perciò prendetelo a
solo scopo informativo per farvi un’idea di come possa essere questo
tipo di viaggio e, consapevoli che qui sono riuscita a rendere solo una
minima parte del viaggio, cosa aspettate a partire !?!?!
--- La Partenza ---- Venerdì 13 e Sabato 14
Partiamo il venerdì da Milano Malpensa con il volo delle 15;35
e, dopo 4 ore di volo sommate a un ritardo di un’ora e mezza arriviamo
al Cairo (e qui sono le 22 – 1 ora avanti rispetto all’Italia)
dove un corrispondente ci aspetta per sbrigare tutte le procedure relative
al visto.
Nota: ad ogni ingresso in Egitto si pagano 12€ per il visto e 18€
per uscire dall’ Egitto verso il Sudan.
Dopo aver ritirato i bagagli, veniamo accompagnati al vicino Novotel,
dove concordiamo direttamente con il corrispondente una gita per la mattina
successiva, visto che il nostro volo per il Sudan è nel pomeriggio
del sabato, ne approfittiamo per vedere un po’ di Cairo: chiesa
sospesa, piramidi, sfinge e pranzo sul Nilo (per un totale di 55€).
Nel pomeriggio del sabato eccoci di nuovo all’aeroporto direzione
Sudan ! Evviva, ore 19 si parte e dopo 1 ora e un quarto siamo arrivati
..e qui sono le 21,15 ( in totale due ore avanti rispetto all’Italia)
. Le procedure di controllo un po’ lunghe e noiose prevedono che
i bagagli vengano aperti e i passaporti trattenuti per tutto il tempo
della vostra permanenza, e ricordatevi che se, arrivati in barca, avete
il passaporto con voi vuol dire che qualcosa non è andato nel verso
giusto e vi vedrete arrivare un accanito Chico (noto ‘manager’
locale) che vi urlerà contro tutti gli improperi che conosce nella
vostra lingua ( a uno di noi è successo, nonostante fosse un rigoroso
turista tedesco !).
Dopo 20 minuti di navetta, eccoci finalmente alla barca.
La Daedalus, yacht dotato di 9 cabine con servizi privati (molto importante
!) e aria condizionata. 32,5 metri di lunghezza per 7 di larghezza, con
spazi comodi e funzionali, in particolare per i sub, a cui è dedicata
una spaziosa area nel pozzetto superiore. Ma anche gli spazi per il relax
e le chiacchierate post-immersione sono molto confortevoli: ampio salone
per zona pranzo, 2 ponti superiori con zona prendisole.
Nota: una volta in barca, vi verrà richiesto di pagare ancora le
tasse sudanesi – 205 euro in totale. Il nostro tour operator ci
aveva avvisato di questo e non abbiamo avuto sorprese come invece è
successo ad altri !
Eccoci finalmente tutti riuniti con il resto del gruppo (che non conoscevamo
prima); in tutto siamo: 6 italiani, 3 tedeschi e una francese, 3 guide
e tutto l’equipaggio locale ! e così ha inizio la nostra
splendida e indimenticabile avventura in Sudan !!!
--- Ma veniamo al sodo ... Le immersioni --- Da Domenica 15 a Venerdì
20
Il tratto di mar Rosso su cui si affaccia la costa sudanese vale la definizione
di mare con “la più alta concentrazione di vita esistente
al mondo”, da parte del grande oceanografo francese J. Cousteau,
che ha qui colto l’occasione per portare avanti i suoi esperimenti
(vedi oltre).
Un piacevole profumo di avventura si respira un po' dovunque e ciò,
unito all’abbondante vita marina che ruota tra i coloratissimi giardini
di corallo ancora intatto, agli storici relitti risalenti alla seconda
guerra mondiale e alla presenza costante degli squali, dà alle
immersioni un non so ché di selvaggio.
In generale, le immersioni più belle sono state quelle di metà
mattinata e non quelle all’alba (verso le 7 del mattino) .. diciamo
che queste ultime sono servite per tenerci in allenamento e soprattutto
smaltire l’enorme quantità di cibo assunto in barca ...la
temperatura dell’acqua si è mantenuta tra i 24 e i 26 gradi
e una muta 5 mm è stata più che sufficiente. Ricordate che
i guanti non sono apprezzati – invitano alla tentazione di toccare
i coralli rischiando di rovinare ciò che la natura ha creato in
così tanto tempo !!!... io comunque, consiglierei di portarli e
tenerli nella tasca del gav, non si sa mai, potrebbero servire in casi
di forte corrente, durante le soste di sicurezza e non disdegnerei neanche
una maschera di riserva, io ho perso la mia per la corrente e fortunatamente
una persona dal gruppo ne aveva una !
IL
RELITTO DELL’UMBRIA
Lasciato il porto, dopo soli 20 minuti di navigazione si incontra Wingate
Reef dove giace il relitto dell’Umbria, una nave italiana volontariamente
affondata il 10 giugno 1940 dal suo capitano per evitare che il suo carico
di armi e mezzi finisse nelle mani della marina britannica.
Il relitto lungo ben 150 metri si trova ad una profondità massima
di 40 metri, adagiato sul lato sinistro. Una volta arrivati alla prua,
giratevi a guardarlo dall’esterno in tutta la sua maestosità,
ne vale veramente la pena !
Qui abbiamo fatto ben 4 immersioni, compresa una notturna molto suggestiva,
percorrendo corridoi e stive, vedendo il carico ancora intatto di materiale
bellico, bottiglie di vino, lavandini, 2 grandi forni e un’impastatrice
e persino 3 Fiat 1100 ... il tutto accompagnato dalle numerose specie
tropicali che vivono tra le lamiere come i pesci angelo, glass fish, un
pesce istrice solitario e molti altri ... e, nonostante le 4 immersioni,
non siamo comunque riusciti a visitare il relitto in tutta la sua estensione.
SANGANEB
Il lunedì in mattinata ci spostiamo a Sanganeb, dove la posizione
del reef è riconoscibile grazie ad un alto faro situato su di un
torrione corallino.
Immergendoci sia alle punte Nord e Sud del reef, abbiamo incontrato grandi
banchi di barracuda stanziali, carangidi, pappagalli, cernie, tonni, squali
grigi e qualche pinna bianca; anche i colori sono magnifici: pareti ricoperte
da alcionari, gorgonie e coralli di ogni colore.
La particolarità di queste immersioni sta nel fatto che, sorpassando
la prima parte di reef affiorante, la parete esterna precipita in profondità
e si arriva poi ad un pianoro sabbioso sui 20 metri molto ma molto ricco
di vita.
Navigando verso Nord si raggiunge Sha'ab Rumi reef, uno dei luoghi più
affascinanti del Mar Rosso. Talmente bello che all’unanimità
abbiamo chiesto alle guide di farci rimanere lì ancora per un giorno
anziché andare a Shaab Suedi, a visitare il relitto del "Blue
Bell" naufragato nel ‘77 con tutto il carico di veicoli Toyota.
L’Umbria aveva già abbondantemente saziato il nostro appetito
di relitti ! Abbiamo perciò avuto la possibiltà di fare
il bis per ogni punto di immersione qui sotto descritto e vi assicuro
che la seconda volta non è mai stata uguale alla prima ...
SHA'AB RUMI PUNTA SUD – e qui non c’è una foto che
possa riassumere il tutto !
Anche qui la parete scende per una ventina di metri per continuare in
un pianoro che è una delle meraviglie subacquee data l'abbondanza
di vita sottomarina. Durante l'immersione si assiste inoltre ad un continuo
passaggio di pesce pelagico: barracuda e squali di barriera (pinna bianca
e grigio). Anche solo stando lì fermi ad osservare vedrete tutto
un mondo di flora e fauna intorno a voi; è come stare al cinema
!
Ma questa immersione ci è rimasta nel cuore specialmente per un
motivo: scesi ad appena 40 metri, ecco che volgendo lo sguardo nel blu,
d’un tratto si materializzano come d’incanto un branco di
squali martello, sono una decina e risalgono verso di noi per curiosarci
un po’ intorno e offrirci uno spettacolo senza eguali ! È
veramente un’emozione fortissima stare lì fermi e guardare
i martelli che quasi sembra danzino intorno a te ! io ho consumato quasi
100 bar in quei pochi minuti !!!
La seconda volta che siamo tornati lì purtroppo la presenza dei
‘pappagalli rinoceronte’ (quelli con il gran bernoccolo in
testa, che sembrano quasi una specie preistorica) ha creato il vuoto intorno
a noi; tutti gli altri pesci se ne guardavano bene da stare loro vicino,
incluso il nostro video-operatore.
SHA'AB RUMI - Resti di Precontinente II
Appena fuori dalla pass si trovano i resti del Precontinente II, scelto
da Cousteau nel 1963 come sede del suo progetto scientifico, volto a studiare
l’adattamento dell’uomo alle lunghe permanenze sott’acqua.
A tal scopo vennero costruite apposite abitazioni, poste a diversa profondità
che ospitarono i sub mantenendoli alla stessa pressione esterna mediante
una miscela di elio. Noi siamo entrati nella ‘campana’, che
da alcuni è stata anche usata come trampolino di lancio, durante
l’immersione notturna, per un’insana moon walk !
Qui ci hanno onorato della loro presenza murene, stingray, qualche cernia
e una tartaruga, che agli occhi della nostra guida, “era tarrrmente
vecchia che non vedeva l’ora di morire”. Durante la notturna
è possibile vedere oltre alla stessa tartaruga di prima che dorme
anche molti granchi insieme agli immancabili lion fish.
SHA'AB RUMI - Nord
Anche qui siamo stati graziati dalla presenza di un gruppo di martelli,
anche se non grande come il primo e abbiamo avuto la fortuna di osservare
il tonno più grande e più vissuto mai visto, tanto da meritarsi
il soprannome di Rambo ! vista la forte corrente da Nord, è proprio
qui che consiglio di portarsi guanti e maschera di riserva, come accennato
all’inizio, meglio prevenire che ... curare i tagli sulle mani con
l’aceto!
... riassumendo, abbiamo visto TUTTO quello che avremmo voluto vedere
e anche di più ! ci manca lo squalo tigre e la manta, ottima scusa
per ripetere l’esperienza !
Curiosi di sapere altri dettagli ?
--- Le Guide
Disponibilità e professionalità accomunavano tutte e tre
le nostre guide che ci hanno consentito di fare immersioni in condizioni
di sicurezza e sempre nel rispetto dell’ambiente subacqueo.
Tutti e tre sono stati decisamente un ingrediente fondamentale nella riuscita
di questa magica vacanza, ciascuno nella propria unicità:
Alessio ci ha praticamente inculcato una nuova filosofia grazie alle sue
perle di vita vissuta in romanesco; Cisco, palesemente rasta, ci ha regalato
un mix di simpatia sarda e calore san salvadoriano e uno spettacolo mai
visto grazie all’ effetto-medusa dei suoi dred liberi sott’acqua
e per finire, Andrea (per gli amici Pozzi), sempre presentissimo video
operatore, che ha immortalato i migliori momenti delle nostre immersioni
e della vita sulla barca ed allo stesso tempo attento a ciascuno di noi
al punto da accorrere in aiuto alla prima difficoltà e per questo
soprannominato dal gruppo ‘sea angel’ . Ovviamente tutti abbiamo
comprato il suo dvd, dolce compagno nei momenti di nostalgia che ti assalgono
al ritorno, ... ma anche efficace modo per suscitare l’invidia degli
amici subacquei che sono rimasti a casa (soprattutto il pezzo degli squali
martello ) . Volete un assaggio ?
http://video.google.it/videoplay?docid=-4080226207722776607&hl=it
---- Ma come avremmo fatto senza l’equipaggio ? ---
Sama (nostalgico facility manager egiziano), Sala (marinaio tuttofare)
, Jango (Il Capitano), Mohamed (Il cuoco, l’insuperabile), Mohamed
e Kaled ( gli instancabili autisti degli zodiac) ... tutti grandissimi
ed efficientissimi! E qui, da buoni italiani, una particolare nota di
merito va al cuoco che ci ha deliziato ogni giorno di fantastici manicaretti
che nulla avevano da invidiare alla cucina italiana !!! e io che volevo
dimagrire in barca !!!
--- E com’è la vita in barca? ---- Domenica – Venerdì
Le giornate si svolgevano principalmente così, con il tempo scandito
dal solo suono della campanella !
6;30 sveglia , briefing e immersione
8;30/9 colazione abbondante (crepes, nutella, marmellata, miele, formaggi,
omelette preparate sul momento, ...) e poi relax
11/ 11;30 briefing e seconda immersione; di solito questa era la migliore
della giornata
13;30 pranzo e poi relax
15;30 briefing e terza immersione
17 merenda con torta appena sfornata
.. e poi per gli insaziabili c’è anche la possibilità
di fare un’immersione notturna a seconda delle condizioni e del
luogo in cui ci troviamo verso le 20 per poi ritornare di nuovo ‘gambe
sotto il tavolo’ per la cena ...
Nonostante l’apparente ripetitività, ogni giorno è
stato diverso dal precedente: per il tipo di immersioni, le chiacchierate
di gruppo, la possibiltà di pescare sia dalla barca che dal gommone,
i delfini che ogni tanto avvicinavano la barca o il gommone e ci accompgnavano
per un tratto, e non è mancata neppure la serata pizza !!! ...
Un giorno abbiamo anche ‘toccato terra’ andando a visitare
il Faro di Sanganeb da cui si gode una spettacolare vista sul reef.
Anche qualche piccolo imprevisto tecnico non è mancato, ma il competente
staff è sempre stato in grado di gestire il tutto prontamente ...
anche in caso di piccole ferite o dolori muscolari, le guide ci sono sempre
state vicine e di supporto con la cassetta di pronto soccorso a portata
di mano in barca. Avevamo persino il dottore nel nostro gruppo (ma questa
è una fortuna che non può capitare a tutti ! )
Il tempo è stato un po’ variabile – alcuni giorni di
vento e mare mosso ci sono stati ma il sole si presentava sempre puntualmente
verso mezzo giorno riscaldando così le giornate.
Insomma l’imprevisto che in una normale giornata a casa può
creare solo noia e fastidio, qui si è trasformato in occasione
di divertimento e ha favorito a creare un clima allegro ed un forte spirito
di gruppo !
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Oddio no, dobbiamo proprio ? Il ritorno --- (Sabato / Domenica)
Venerdì sera torniamo con la barca a Port Sudan, dove alcuni eletti
vengono accolti da uno squalo tigre che emerge dall’acqua in tutta
la sua maestosità ... durante la cena siamo accompagnati dalla
musica di una festicciola al porto, con gli animi tristi per dover abbandonare
questa magica avventura e questo gruppo ma allo stesso tempo pieni di
gioia per l’esperienza appena vissuta. Il sabato mattina cogliamo
l’occasione per fare una passeggiata a Port Sudan a visitare il
mercato ... l’ambiente è quello tipico di una città
africana: negozi fatiscenti, colori caldi, tanti odori che si mischiano
fra loro, sguardi incuriositi, caldo torrido, musica arabeggiante, animali
appesi circondati da insetti non identificati ... fare una passeggiata
qui è piacevole, non sembra nemmeno di trovarsi in un Paese con
tali tensioni interne ma, presi dall’incontenibile voglia di tornare
in barca, rieccoci a bordo per l’ultimo pranzo, i saluti finali
con l’equipaggio e le guide (sigh!) .
Con la navetta torniamo all’aeroporto attraversando una strada un
po’ improbabile ... e la sera siamo di nuovo al Cairo -> altro
ingresso, altro visto (12€). Passata la notte al Novotel, la domenica
successiva ci aspetta l’aereo impietoso per Milano dove arriviamo
alle 14;30 ora locale, e ad attenderci c’è il ... sottozero
!
--- Crociera sub in Sudan in due parole ? ---
Basti dire che prima di salire in barca ero un po’ scettica per
la paura di annoiarmi a vedere sempre e solo mare ... ma l’ultimo
giorno non volevo più scendere !!!
Silvia
& Glauco
Per info e contatti: svercelli@libero.it
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