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IRAN di Giovanni Camici
Conosciuta in passato come Persia, questa terra affascinante,
culla di una civiltà che ha lasciato il meglio di sé stessa
nelle testimonianze di Persepoli; in una delle città più
belle del mondo islamico, Isfahan, definita gioiello dell’ antica
Persia, con i suoi raffinati mosaici di piastrelle azzurre che rivestono
i propri edifici religiosi, i suoi splendidi ponti.
Shiraz culla della cultura e poesia persiana, diventata per un certo periodo
capitale sotto la dinastia Zand, non a caso oggi ospita le tombe dei maggiori
poeti dell’epoca, Hafez e Sa’di.
La vecchia Yazd, spunta dal deserto con il suo centro storico più
antico del paese, i suoi vicoli, torri del vento, costruiti con fango
e paglia e conosciuta sin dall’antichità come centro tessile,
sulla famosa rotta della via della seta. Altri centri meno famosi ma non
per questo meno importanti, come Kashan conosciuta nel passato per la
produzione di tessuti, ceramiche, distrutta varie volte, e diventata importante
durante il periodo selgiuchide. Terra di insediamenti umani antichissimi
risalenti al IV sec a.c., oggi rimangono molti edifici a testimonianza
del passato, in particolare le case di facoltosi commercianti risalenti
all’epoca qagiara, abbellite di stucchi vasche, e badgir per rinfrescare
l’ambiente.
Bam, una volta considerata la perla dell’Iran, la fortezza e cittadella
costruita tutta in fango e paglia, che il terremoto del 2003 ha distrutto
in modo molto evidente, questo gioiello oggi in fase di ricostruzione,
ma dove il turismo ormai non arriva più, in questa terra desolata
del Belucistan, dove le leggi vengono raggirate da un fiorente commercio
di narcotrafficanti, e dove è obbligatorio girare sotto scorta
armata.
Qom seconda città santa dell’Iran e sede del clero integralista,
da dove è partita la rivoluzione capeggiata dall’ Ayatollah
Khomeini, luogo di pellegrinaggio al santuario di Fatemeh, sorella dell’
Iman Reza, situata nel centro della piazza Hazrat-e Masumeh, crogiolo
di umanità mescolata ai mullah, studenti.
Mashhad, la città santa del paese per eccellenza, dal significato,luogo
del martirio, dove morì l’Iman Reza, diretto discendente
di Maometto, questo luogo non è solo una moschea o santuario, ma
un insieme di edifici, moschee, luoghi sacri, e dove in continuazione
ne vengono aggiunti altri.
Importante centro di pellegrinaggio sciita, affluiscono qui ogni anno
12 milioni di pellegrini.
Iran, terra favolosa, popolo meraviglioso, disponibile, generoso, non
sarà un esempio di democrazia, ma neppure di terrore come ci viene
descritto dall’ informazione occidentale.
Vieni letteralmente coccolato dalla sua popolazione, ammirato, da qualsiasi
parte provieni,
non vedono in te se sei europeo americano o altro, ma una persona da ospitare,
dialogare, etc.
Ben vengano gli ‘stati canaglia’ di questo genere, grazie
Iran per avermi fatto vivere questo bellissimo viaggio, sarai sempre nel
mio cuore.
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