LA PROPOSTA DI GENNAIO: FILIPPINE

"Il ferry boat da Puerto Galera a Odiongan, isola di Tablas, dopo una lunga traversata notturna bruscamente interrotta alle 4 del mattino dal canto dei galli, s'incaglia per la bassa marea a pochi metri dal porto.
Persone e bagagli vengono trasportati a terra appesi a delle corde! Un vero naufragio.
"

Itinerario Tra le tante isole che compongono le Filippine, la scelta cade su Palawan, la più occidentale dell'arcipelago, bagnata dal Mar Cinese Meridionale. La preferenza, motivata dalla sua bellezza naturalistica, è supportata da almeno altri 2 fattori: il turismo di massa è ancora contenuto e, di conseguenza, il mare e i fondali corallini offrono ancora angoli affascinanti e relativamente vergini.
Un breve volo interno collega Manila, capitale delle Filippine, a Puerto Princesa, città principale di Palawan. L'autobus, percorrendo strade dissestate e polverose, raggiunge in circa 4 ore Roxas e da qui, in barca, si arriva a Coco Loco Island, particolarmente adatta al nuoto e allo snorkelling. Tornando indietro altre 3 ore di autobus coprono la distanza tra Roxas e Taytay, luogo d'imbarco per l'arcipelago delle Bacuit. La traversata spettacolare di 3 ore si conclude a Miniloc, l'isola dove sorge il famoso El Nido. Luogo mitico nella mente di qualcuno, El Nido è la base per un'escursione tra le isolette dell'arcipelago. "Islands Hopping in Bacuit Archipelago" attraversa baie delimitate da impressionanti formazioni rocciose che precipitano sul mare, grotte a cattedrale abitate da centinaia di pipistrelli e spiagge semideserte affacciate su un mare blu intenso in cui immergersi alla scoperta di bellissimi coral garden. L'itinerario attraverso l'isola di Palawan si conclude con un altro piccolo gioiello. Dopo 6 ore di barca, si raggiunge Sabang, punto di partenza per il St. Paul Subterranean National Park. Guadando il mare abbarbicati alle rocce, si percorre il Monkey's Trail in circa 2 ore e mezzo e ci si imbarca alla volta dell'Underground River, un fiume sotterraneo navigabile colonizzato da famiglie di pipistrelli e artisticamente decorato da stalattiti e stalagmiti. Varani e scimmie fanno compagnia durante l'escursione!

"El Nido. Spettacolare e maestoso,
con pareti impressionanti
di marmo a strapiombo sul mare."

Warning! Senza voler sottovalutare il richiamo al dovere di informarsi prima di una partenza per le Filippine, e in generale per molti paesi del Sud Est Asiatico, a causa dei conflitti di matrice religiosa che spesso insanguinano quest'area (l'isola di Mindanao ne è un esempio da tempo), l'attenzione va rivolta con altrettanta sollecitudine ai disastri ambientali. Il metodo di pesca con la dinamite, ad esempio, ha provocato la distruzione di gran parte del reef corallino e non è raro che si venga investiti da boati sott'acqua durante le immersioni subacquee. Per non parlare di un certo tipo di turismo aggressivo, causa dei disastri culturali che stanno minando la ben nota gentilezza e amabilità del popolo filippino.
E' per questo che l'ultima tappa dell'itinerario è nella località di Donsol, piccolo villaggio a sud dell'isola di Luzon, dove il WWF protegge una delle meraviglie della natura, il butanding, termine filippino che significa squalo balena. Per info vedi Agenda dei mari.
E ben venga un posto dove attenzione per l'ambiente e rispetto per la cultura delle persone prevalgano sulla logica del profitto e dello sfruttamento.
Finché dura.


Come arrivare
Dall'Italia volo internazionale Lufthansa, con scalo a Francoforte e arrivo a Manila. Per quanto riguarda i trasporti locali, le jeepney, jeep modificate e molto colorate, coprono la maggior parte delle distanze interne. Per i brevi spostamenti ci si avvale dei tricycle, motociclette con il sidecar, molto economici. Per le escursioni al mare le tipiche imbarcazioni a bilanciere, qui chiamate banca, sono un altro esempio di efficienza creativa.

Quando andare Non è facile trovare bel tempo alle Filippine! Il periodo migliore va da dicembre a febbraio, stagione secca durante la quale, in teoria, non dovrebbe piovere. Di fatto, il tempo è abbastanza imprevedibile e soprattutto il mare è spesso imbestialito! Ciò spiega i numerosi naufragi che si verificano, dovuti anche al fatto che i filippini caricano le barche fino all'inverosimile. Uomini, donne, bambini, motociclette, biciclette, ceste con i galli e chi più ne ha, più ne metta! Da evitare i mesi da giugno a novembre quando le isole sono travolte da tifoni e uragani devastanti. La tempesta tropicale abbattutasi sul versante orientale dell'isola di Luzon alla fine di novembre 2004, ha provocato più di 1000 morti. Lo smottamento dei fiumi e le inondazioni sono la conseguenza di una deforestazione selvaggia e incontrollata che ha eroso il terreno.
Consigliata sempre una buona protezione contro le zanzare e attenzione all'acqua e ai cibi crudi o precotti.

Curiosità Il tagalog, la lingua parlata, ha un suono a volte familiare. Infatti molte parole derivano dallo spagnolo e l'influenza mediterranea si ritrova nella cucina filippina, dai sapori poco orientali. L'indole stessa della gente, allegra e socievole, differenzia questo paese, l'unico a maggioranza cattolica, dal resto del continente asiatico.

"Arriviamo a Donsol e ci dicono che il giorno prima hanno visto 3 squali balena. Shit! Partiamo con la barca e per un'ora e mezzo niente.
Mi sfugge di mano il binocolo e finisce irrimediabilmente in acqua. Momento di depressione nera.
Ma poi, all'improvviso, il BIO, Butanding Interaction Officer (butanding è il nome locale dello squalo balena) urla e vediamo LA CODA DELLO SQUALO BALENA (mi prende un colpo e mi agito moltissimo!)
Sparisce per un pò ed ECCOLO DI NUOVO! Ci tuffiamo in acqua e gli vedo solo la coda. Ma, alla fine, NUOTIAMO per alcuni minuti,
ad 1 metro di distanza, CON UNO SQUALO BALENA DI 10 METRI!" 7 febbraio 2000 giorno memorabile.
"

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